Non ha avuto scampo. Stava pescando ma nel tirare fuori dall'acqua le reti, ha tirato su anche un serpente di mare il cui veleno è molto più potente di quello di un cobra. L'animale l'ha morso uccidendolo in poco tempo. La vittima era un giovane pescatore inglese imbarcato su un peschereccio australiano. Il ragazzo è morto a soli 23 anni nei pressi dell’isola Groote Eylandt, 400 miglia a est di Darwin, capitale del Territorio del Nord dell'Australia. ll continente che ospita alcune delle specie animali più pericolose al mondo, quali squali, meduse, coccodrilli, ha riservato un'inaspettata brutta sorpresa.

Ma stavolta ad uccidere è stata più che altro una circostanza sfortunata.

Pescatore muore morso da un serpente di mare

Interpellati dai media, gli specialisti australiani hanno precisato che le morti causate dal serpente di mare sono rarissime. Eppure ieri la circostanza mortale è purtroppo accaduta e a farne le spese è stato un pescatore di 23 anni che verso le nove di mattina era al lavoro su un peschereccio al largo della costa del Northern Territory, vicino a Groote Eylandt, la quarta isola più grande dell'Australia le cui acque sono considerate le migliori del Paese per la pesca. Ma sono anche le più pericolose, frequentate da creature letali per l'uomo: grandi predatori, come coccodrilli e squali leuca, o le pericolosissime meduse scatola.

La vittima stava issando dall'acqua alcune reti quando sfortunatamente in una di esse è rimasto impigliato anche un esemplare di serpente di mare che l'ha morso.

Immediati sono stati i soccorsi via nave e con un'eliambulanza di emergenza medica CareFlight giunta a dare assistenza, ma per il pescatore non c'è stato niente da fare ed in terraferma è giunto morto.

Il corpo del ragazzo è stato portato nella città continentale di Borroloola vicino al golfo di Carperntaria dove sarà sottoposto ad autopsia. Le autorità in contatto con l'ambasciata britannica, non hanno per il momento voluto fornire le generalità della vittima, né precisato di che specie fosse il serpente che ha ucciso. C'è un antidoto per il morso dei serpenti in mare, ma non è noto se fosse presente sul peschereccio.

Australia, patria di 21 delle 26 specie di serpenti più letali

L'Australia è rinomata per la sua natura mozzafiato ma anche per la fauna che annovera alcuni degli esemplari più pericolosi al mondo. Tra questi, oltre a meduse, coccodrili, squali, ragni, api e vespe, ci sono persino 21 delle 26 specie di serpenti più letali esistenti sul pianeta.

Ma secondo la 'Marine Education Society of Australia', finora non si era mai registrato un solo decesso provocato da un morso di un serpente marino, malgrado 32 delle 60 specie conosciute di rettili acquatici siano in Australia. Sono animali che vivono in acque tropicali, ma anche in fiumi e paludi. Tutte le specie conosciute sono velenose, ma finora erano considerate non aggressive.

C'è anche chi come il professore associato Bryan Fry dell'università del Queensland, li descrive come animali inoffensivi con cui la gente fa immersioni e parla di questo caso come di un incidente tragicamente sfortunato.

Ci sono già stati precedenti casi di morsi sui pescherecci da traino perché i serpenti se sono trascinati con il pescato si difendono attaccando, ma non c'era mai stato un decesso prima d'ora. Anzi, in passato i morsi ai pescatori passavano quasi inosservati non essendo particolarmente dolorosi perché alle vittime era stato iniettato poco veleno. Il liquido tossico provoca rigidità e dolori muscolari, spasmi alla mascella e alle zone interessate, vista offiscata, sonnolenza, difficoltà respiratoria, ma in genere entro mezz'ora i sintomi regrediscono. Così non è accaduto ieri. Lo sfortunatissimo pescatore ha avuto proprio la peggio.