Il caso Ferragni - Evian (o Fedez - Codacons che dir si voglia) continua a far discutere il bel Paese. Quella che fino ad un paio di giorni fa altro non sembrava che la più classica delle battaglie mediatiche dei cosiddetti 'Ferragnez', tra le tante che Chiara Ferragni e Fedez hanno affrontato sui social negli ultimi anni, si sta gradualmente spostando verso il terreno politico.

Il presidente del Codacons Carlo Rienzi ha, infatti, replicato in maniera decisa ai veri e propri sfottò ricevuti da Fedez negli ultimi giorni, confermando che verranno presentati addirittura due esposti per cercare di togliere dal commercio l'ormai celebre acqua da 8 euro al litro: il primo sarà indirizzato al Mise (Ministero dello Sviluppo Economico), il secondo alla Guardia di Finanza.

Non finisce qui, perché oggi FdI ha presentato un' interrogazione parlamentare.

Carlo Rienzi: 'Fedez sembra uno studente discolo'

Due giorni fa, visto il clamore suscitato dalla vicenda, il presidente del Codacons Carlo Rienzi aveva annunciato l'imminente presentazione dei due esposti sopracitati, per tutta risposta Fedez aveva voluto controbattere in maniera piccata ma allo stesso tempo ironica, facendo notare che in Italia esistono acque vendute a prezzi addirittura più alti rispetto alla linea Evian, firmata dalla sua compagna. Il cantante era arrivato addirittura ad insinuare che il Codacons avesse voluto trattare la vicenda solo per 'cavalcare facili consensi', sfruttando il clamore mediatico suscitato da questa storia, ormai sulla bocca di tutti.

Questa la controreplica di Carlo Rienzi: "Fedez ricorda il classico studente discolo, quello che una volta colto in fallo prova a giustificarsi con frasi come 'Lo fanno tutti' [..] Noi gli porgiamo i nostri ringraziamenti per averci fatto sapere che ci sono altre situazioni simili. In Italia sono in commercio bottiglie d'acqua a 75 euro?

Prenderemo provvedimenti anche lì. Ti garantisco la massima par condicio [..] ma la sostanza non cambia, l'acqua ad 8 euro non è concepibile. Punto e basta".

L'interrogazione parlamentare

Il caso due giorni fa è approdato anche in Parlamento, il deputato di Fratelli d'Italia, Giampietro Maffoni, ha infatti presentato un'interrogazione parlamentare indirizzata ai ministri dell'Istruzione e dell'Ambiente, queste le sue parole:

"Si stima che muoiano 3900 bambini ogni giorno per scarsità d'acqua e circa il 10% di tutte le malattie mondiali potrebbe essere evitato migliorando la fornitura di acqua.

[...]Premetto che se esiste qualcuno che sente la necessità di spendere 72,50 euro per 12 bottiglie d'acqua minerale è libero di farlo. Allo stesso tempo mi domando però se non sia il caso che una donna che ha il potere di influenzare milioni di giovani non possa rivalutare i suoi investimenti in un'ottica diversa".