Il titolare 77enne di un negozio di numismatica a Firenze è stato arrestato con l’accusa di ricettazione. L’uomo era da anni il punto di riferimento per i rivenditori di merce sospetta e il negoziante riceveva i 'venditori in nero' in una stanza nel retro dello stabile.

Arresti domiciliari per il titolare di un negozio di numismatica

La sua attività ufficiale era di imprenditore di numismatica, con un negozio sito nella centrale via Cavour di Firenze. In seguito alle indagini del pubblico ministero Christine Von Borries, il giudice per le indagini preliminari Fabio Frangini ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’uomo, peraltro già noto alle forze dell’ordine per reati del genere.

Quando operava con le sue attività truffaldine abbassava la saracinesca e riceveva i fornitori nel retro della bottega, scambiando merce per migliaia di euro. In un caso la polizia ha fermato un uomo appena uscito dal negozio con una valigetta contenente 6.900 dollari e 27.000 euro in contanti, frutto sicuramente di uno scambio di merce in nero. Già nel 2011 il venditore era stato ritenuto non affidabile dalle autorità, perché aveva già commesso numerosi episodi di ricettazione. La licenza del ‘compro oro’ era intestata alla moglie alla quale gli era stata revocata ma, nonostante questo, il negozio ha continuato a rimanere aperto e nessuno ha controllato il rispetto del provvedimento di chiusura.

Il negoziante ricettatore ha negato ogni accusa

L’uomo è stato arrestato e gli sono stati concessi gli arresti domiciliari, ma una volta interrogato dal giudice ha negato qualsiasi responsabilità. Gli oggetti sono stati sequestrati dagli inquirenti ed alcuni si trovavano in bella mostra per arredare l’abitazione lussuosa della famiglia.

I preziosi prelevati da un negozio di numismatica in via Cavour di Firenze sono moltissimi, per un valore complessivo di almeno mezzo milione di euro e comprendono centinaia di gioielli, argenteria, monete preziose e decine di Rolex. Vi sono perfino reperti archeologici, tutta merce che poi veniva probabilmente rivenduta all’estero dall’anziano ricettatore.

La polizia ha scoperto che alcuni gioielli sequestrati provenivano da un furto in una villa di Fiesole e stanno indagando sull’origine degli altri preziosi. L’anziano negoziante utilizzava un gergo con i suoi collaboratori, ad esempio gli oggetti da rivendere venivano chiamati confetti ed è stato arrestato mentre si allontanava da casa. Probabilmente non stava tentando di fuggire all’estero come si era sospettato in un primo momento, comunque il GIP ha provveduto a disporre gli arresti domiciliari nei suoi confronti per il rischio di continuare a compiere il reato.