Bello Figo Gu avrebbe dovuto esibirsi il prossimo 27 ottobre in Canton Ticino, purtroppo per lui però il live è stato annullato, o meglio, gli organizzatori hanno preferito annullarlo, su consiglio delle forze dell'ordine svizzere.

Alla base della decisione, stando a quanto dichiarato dai media locali, ci sarebbero le numerose minacce ricevute dai proprietari del locale che avrebbe dovuto ospitare il live a partire dal giorno della diffusione della notizia che Paul Yeboah – questo il vero nome dell'artista di origine ghanese, ma residente in Italia da ormai 14 anni – avrebbe suonato in Svizzera.

Live annullato su consiglio della Polizia, le parole del comandante Ivano Beltraminelli

La Polizia locale ha, quindi, ritenuto opportuno contattare gli ideatori dell'evento, per capire come sarebbe stato opportuno muoversi dopo le cospicue proteste della popolazione locale, concretizzatesi soprattutto sul web. "Non vi è stata alcuna imposizione", ha dichiarato il comandante Ivano Beltraminelli. "Abbiamo esposto i nostri dubbi agli organizzatori, che evidentemente li hanno considerati validi, decidendo di annullare il concerto".

La decisione sarebbe, dunque, stata maturata dagli organizzatori in totale autonomia. Il live del controverso cantante, autore di vere e proprie hit capaci di macinare milioni di visualizzazioni su YouTube – come 'Pasta con tonno' e 'Non pago affitto' –, avrebbe dovuto svolgersi all'Espocentro di Bellinzona.

E' il secondo live svizzero annullato in 2 anni, sempre in seguito a minacce

E' la seconda volta che in Svizzera viene annullato un live di Bello Figo in seguito alle proteste, nonché alle minacce, degli abitanti. Nel 2017 infatti, fatti analoghi a quelli di Bellinzona si erano verificati a Lugano, la città era stata addirittura tappezzata di manifesti e volantini contro il cantante, che in alcuni passaggi contenevano delle minacce, neanche troppo velate, come ad esempio: 'Se la lettera non verrà presa in considerazione, ci saranno conseguenze gravi al locale (prima, dopo o durante la serata) o al profugo da voi invitato!

Non è una minaccia ma un semplice avviso. Difendiamo la nostra cultura e la nostra nazione'.

Non c'è stato alcun commento pubblico, almeno per ora, da parte del cantante, che anche in passato in situazioni analoghe – sono stati infatti innumerevoli i concerti di Bello Figo annullati all'ultimo momento in Italia negli ultimi due anni – aveva preferito mantenere il silenzio.