Negli ultimi tempi sta spopolando sul web un video particolare, incentrato sul razzismo, o meglio sull'attuale schizofrenia degli italiani. Il filmato mostra il monologo di Andrea Pennacchi, attore veneto, che riprende un testo di Marco Giacosa. 'Ciao terroni, come va, mi ricordo di voi', esordisce Pennacchi, ricordando l'avvento di tantissimi meridionali in Veneto e il loro stile di vita. Dopo il lavoro, i vari Esposito, Giangi e Rizzo se ne andavano a giocare a carte mentre i veneti, secondo l'attore veneto, andavano ad arare i campi. Lo scopo di Pennacchi, comunque, non è quello di deridere i terroni ma rimarcare il forte razzismo tra la gente recentemente immigrata al Nord.
Richiami alla Lega e Matteo Salvini
'I terroni avevano intasato il Veneto, avevano occupato le case popolari e i veneti speravano che il Vesuvio, prima o poi esplodesse'. Andrea Pennacchi continua così nel video virale, pubblicato sulla pagina Facebook "This is Racism". In uno dei passaggi, però, l'attore rimarca che le persone di colore sono riuscite a fare quello che Cavour non è mai riuscito a fare. Un testo fulminante, intelligente, esaltante quello che Andrea Pennacchi ha rielaborato e portato sul web. Ci sono anche diversi richiami alla Lega e a Matteo Salvini. Andrea se la prende un po' con i terroni venuti al Nord tanto tempo fa perché, probabilmente, non si sono mai resi conto di cosa significa la parola razzismo.
O forse non sono stati bravi i settentrionali a comunicargli la loro intolleranza.
Una mera e mesta riflessione
'Io mi ricordo quanto schifo ci facevate, si vede che non ve l'abbiamo detto bene. Non siamo stati capaci di comunicarvelo', scandisce Pennacchi, rivolgendosi sempre ai terroni trapiantati al Nord. Se quest'ultimi avessero compreso il disprezzo che i settentrionali provavano nei loro confronti, forse non avrebbero votato Salvini.
'Non avreste nemmeno il coraggio di nominarlo il ministro dell'Interno', esclama l'attore veneto, invitando sia i terroni che i "polentoni" a vergognarsi per aver pensato 'delle robe così sporche'. Pennacchi conclude asserendo di aver voluto esprimere solo un suo pensiero, una riflessione fatta dopo aver ascoltato 'due vecchi con l'accento di giù' che sostenevano che le persone di colore spacciano droga e bisogna ucciderle tutte. L'attore, senza giri di parole, esprime la sua delusione e saluta Napoli con la tipica cadenza partenopea. Poi la scritta "This is Racism".