Dalla famosa catena di supermercati 'Il Gigante' sono state ritirate le confezioni di tonno Mareblu nella versione da 12 scatolette, 80 grammi cadauno: nel dettaglio si tratta di quelle con riportato in confezione la scadenza al 5 gennaio 2023. Nessuna contaminazione come successo negli ultimi casi di prodotti alimentari 'alterati' bensì la mancata ìntegrità dello stesso pacco che contiene il prodotto della Mareblu. Il Gigante ha pertanto invitato, anche tramite appositi cartelli anche nei vari store dislocati per l'Italia, di non consumare il tonno e se possibile riportarlo al supermercato nel quale si è acquistato, il quale procederà al rimborso dell'intero importo versato in fase d'acquisto.
Il richiamo del tonno Mareblu
Lo “Sportello dei Diritti”, tramite il suo presidente Giovanni D'Agata, ha precisato che il richiamo riguarda solo il tonno Mareblu da 12 confezioni (80 grammi a scatoletta) con scadenza il 5 gennaio 2023. Tutti gli altri prodotti della stessa azienda possono essere consumati tranquillamente poiché il richiamo riguarda esclusivamente il prodotto appena citato.
Il comunicato è arrivato dallo stesso Ministero della Salute, il quale ha precisato ai consumatori italiani che hanno comprato il tonno oggetto del richiamo di non consumarlo, ma di riportarlo al punto vendita. Per chi volesse ricevere maggiori delucidazioni in merito al ritiro alimentare, sul documento ufficiale della notizia è indicato il numero verde a cui rivolgersi, ovvero: 800-456500.
I recenti richiami alimentari dal Ministero della Salute
Ancora una volta ci troviamo dinanzi ad un richiamo alimentare. Un ritiro che arriva pochi giorni dopo (era il 15 ottobre) quello delle cozze contaminate da salmonella con provenienza dalla Grecia. Sempre il Ministero della Salute aveva disposto il richiamo invitando i consumatori a non consumare assolutamente il prodotto onde evitare di essere contagiati dalla pericolosa - in molte circostanze - salmonella.
Nelle ultime settimane, inoltre, vi avevamo parlato del ritiro del Cioccobi fondente prodotto dal Baule Volante. Prima di tale accaduto alla cronaca era arrivata la segnalazione del richiamo di pomodorini in scatola Decò per contaminazione chimica. Da sottolineare, poiché datato circa una settimana fa, il richiamo di lotti di uova fresche prodotte dalla Bosi Luigi, un'azienda agricola, per possibile contaminazione microbiologica.