.Un ristoratore di 57 anni ha picchiato selvaggiamente un suo cliente. Succede ad Arezzo. La causa della "rissa" risiederebbe nell'ordine effettuato dall'uomo, soltanto due antipasti. Il fatto sarebbe avvenuto qualche tempo fa ma soltanto oggi è giunto agli onori della cronaca, dato che i due si sono presentati in Tribunale di fronte al giudice Claudio Lara e al pm Bernardo Albergotti. Il caso appare abbastanza grave. Come conseguenza del pestaggio infatti, l'uomo avrebbe riportato la rottura del setto nasale e di tre costole.

La ricostruzione del fatto

Secondo la ricostruzione, l'uomo, di 61 anni, avrebbe prenotato telefonicamente un pasto a base di prodotti tipici del luogo. Il padre del ristoratore, all'altro capo del telefono, avrebbe confermato il tutto, anche la presenza di alcune specialità locali, i "fegatelli". Una volta giunto al ristorante però, il cliente non avrebbe trovato nulla di quanto ordinato. Il titolare dell'esercizio, si sarebbe a questo punto scusato. Forse il padre non aveva capito bene l'ordinazione. Gli ospiti si sono comunque seduti a tavola, ordinando un antipasto. Dopo averlo consumato tutti gli astanti si sarebbero alzati dalla tavola e stavano per andar via.

In quel momento però è intervenuto il ristoratore che ha domandato il motivo del precoce abbandono del locale.

Senza attendere la risposta del cliente poi avrebbe subito inveito: "Sei venuto qui solo per un antipasto?". Subito dopo è passato dalle parole urlate ai fatti. Il 57enne ha preso di petto il suo cliente picchiandolo selvaggiamente. Gli ha spaccato il setto nasale, rompendogli tre costole e spedendolo in ospedale. I medici hanno stabilito per lui una prognosi di oltre 40 giorni.

Un episodio che conferma ancora una volta di come la violenza sia ormai all'ordine del giorno, sia nelle grandi metropoli che nei piccoli e medi centri cittadini, come Arezzo.

Ora i due attendono il giudizio del tribunale, previsto per fine anno. La denuncia da parte del cliente infatti è scattata quasi subito per lesioni gravi.

Forse la condanna, se ci sarà non sarà esemplare. Nel momento in cui una persona decide di fare il ristoratore, o comunque di intraprendere un'esercizio a contatto con il pubblico però, deve comunque fare i conti con possibili incomprensioni, equivoci, imprevisti, che sono all'ordine del giorno in una qualsiasi attività commerciale. Perdere le staffe per una prenotazione non andata a buon fine sembra essere sinonimo di poca professionalità.