Una 'innocua' lumaca da giardino, simbolo di pacatezza e lenta metamorfosi, lo ha ucciso. Una vicenda che ha dell'inverosimile, ma purtroppo è vera, ha segnato la vita e la fine di un giovane australiano. Sam Ballard, 28 anni, è morto venerdì scorso a Sidney. Gli è costata cara una sfida matta fatta nove anni or sono con un gruppo di amici: ha ingoiato un 'gasteropide terrestre' che gli ha trasmesso un'infezione provocandogli un'encefalite, il coma, un risveglio sconvolgente e una lunga agonia durata otto anni.

Una sfida tra ragazzi incentrata su una lumaca lo ha segnato per sempre

Nove anni fa, Sam Ballard era a una festa con gli amici del Barker College di Sidney che allora frequentava. Per divertirsi i ragazzi hanno proposto sfide assurde. E così lui per non essere da meno dei suoi coetanei ha accettato di mangiare una lumaca da giardino viva.

Un gioco sciocco che tutti credevano innocuo e senza conseguenze. E invece non era che l'inizio del personale inferno di Sam, promessa del rugby che invece ha avuto una vita breve e funestata. Dopo qualche tempo da quella 'goliardata' infatti, ha iniziato ad avere anomali dolori alle gambe, a star male finché è stato portato in ospedale per fare degli accertamenti ed è precipitato in uno stato di coma profondo.

In questa condizione è rimasto ben 420 giorni. Al risveglio niente era più come prima.

L'infezione e lo sconvolgente risveglio

Cosa era accaduto? La lumaca che Sam aveva ingerito era infetta. Aveva un pericoloso parassita, l'angiostrongylus cantonensis, anche conosciuto come verme del polmone del ratto. Come è accaduto a Sam, anche lumache e chiocciole dopo essere venute in contatto con escrementi dei roditori, possono diventare vettore dell'infezione.

Le persone che mangiano lumache poco cotte, o come in questo caso crude, possono andare incontro a pericolose conseguenze. Il parassita provoca una grave malattia al cervello, una forma di meningite molto aggressiva, la meningite eosinofila da cui si può guarire. Così non è stato per Sam che nell'esuberanza del gioco giovanile, ignorava completamente tutto ciò.

E con lui i suoi amici.

Al risveglio dal coma, il ragazzo non era più 'invincibile', secondo la definizione di sua madre Kate che lo paragonava a un eroe mitologico. La meningite gli aveva provocato gravi lesioni al cervello, danneggiato il sistema nervoso centrale, e di conseguenza era diventato paraplegico.

Da quel momento la sua vita è trascorsa prevalentemente negli ospedali, costretto su una carrozzina motorizzata, assistito dalle amorevoli cure della mamma, dei familiari e di fedeli amici che gli sono restati vicini. Sam necessitava di assistenza 24 ore su 24 e a fronte dell'entità della spesa che richiedevano le cure, l'assegno assicurativo mensile che riceve dall’Australian Disability Insurance Schemegli gli era stato ultimamente ridotto.

Si era impegnato molto per riprendere una vita quasi normale, voleva riuscire a stare di nuovo in piedi. Ma la speranza si è progressivamente affievolita fino a svanire del tutto.

Col tempo nel corso di questi dolorosi anni, le sue condizioni sono peggiorate finché lo scorso venerdì il suo cuore ha smesso di battere in seguito a complicazioni. "Ti amo, mamma", sono state le sue ultime parole.

Infezione provocata da un pericoloso parassita

L'angiostrongylus cantonensis è un parassita di lumache, chiocciole e ratti che può infettare anche rane, granchi, gamberetti che trasmettono l'infezione all'uomo se consumati crudi o poco cotti.

L'infezione spesso può essere asintomatica o manifestarsi con dolori addominali, nausea, vomito e debolezza che diventano gradulamente febbre, sintomi a carico del sistema nervoso centrale, intensi mal di testa fino a stati di incoscienza. Il parassita in genere muore da solo. Ma Sam è stato colpito nella forma peggiore.