Una maxi-operazione che ha letteralmente smantellato una pericolosissima organizzazione criminale è stata eseguita stamane dalla Polizia di Cagliari, nell'ambito dell'operazione denominata "Calypso Nest". Il sodalizio criminale, composto da cittadini stranieri, tutti di origine nordafricana, sarebbe stato dedito allo spaccio di stupefacenti e alla prostituzione, nonché al traffico di esseri umani. In particolare sarebbero tutti stati legati alla consorteria, giudicata di stampo mafioso, denominata "Supreme Eiye Confraternity". Si tratta in questo caso di uno dei più pericolosi sodalizi della mafia nigeriana, insieme alla "Black Axe Confraternity".

Tali gruppi criminali sono caratterizzati da rituali a sfondo esoterico, a cui chi si affilia deve sottoporsi. Tali riti di iniziazione sono a dir poco spaventosi, vengono infatti effettuati con unghie, capelli e addirittura con il sangue delle vittime. Nell'ambito dell'operazione odierna sono 31 gli indagati, a vario titolo, per associazione a delinquere di stampo mafioso, 27 persone sono state fermate.

Cupola mafiosa con punizioni corporali per chi non rispetta i patti

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori si tratta di un sodalizio criminale che prevedeva anche delle punizioni corporali per chi non rispettava le regole. Era organizzata come una vera e propria organizzazione criminale, quasi con una struttura piramidale.

Il gruppo criminale sgominato era denominato appunto "Calypso Nest", da cui poi il nome dell'indagine. Da qui poi il sodalizio operava su due differenti livelli: quello internazionale, governato appunto dalla "Supreme Eiye Confraternity", al cui capo vi era Fred Iyamu, di 32 anni, e quello italiano, le cui redini erano tenute da Driss Ahmed, un 41enne soprannominato Flyng Ibaka.

La Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari è riuscita a fermare il pericoloso gruppo dopo delle indagini lunghe e complesse, le quali hanno previsto l'uso di telecamere nascoste, poste all'interno di un capannone situato vicino Selargius, sempre nel cagliaritano. Qui infatti il gruppo si riuniva per pianificare le sue azioni, quindi lo spaccio di droga o lo sfruttamento della prostituzione.

Ognuno dei membri dell'associazione aveva dei precisi compiti, che doveva svolgere con attenzione, pena delle pesanti punizioni.

I maggiori profitti provengono dalla droga

Secondo quanto riportato da SkyTg24, i più alti profitti per la mafia nigeriana vengono proprio dallo spaccio di stupefacenti. Infatti grazie ad una struttura che ha ramificazioni in tutte le parti del mondo, questi soggetti riescono a gestire il trasferimento delle sostanze direttamente dai paesi di produzione. Il commercio avviene grazie a dei corrieri di diversa nazionalità, i quali hanno la capacità di diversificare le rotte di ingresso.