Il Ciclismo è uno sport di fatica, passione e sacrificio, tanto. I campioni che gli appassionati seguono nelle classiche monumento e nelle più famose gare a tappe affrontano allenamenti durissimi, con una preparazione massacrante alle spalle, e molte volte non basta neanche a finire le corse. Il doping è sempre stato la bestia nera in questo sport, grandi scandali, terribili fatti, inchieste sia sportive che penali.
Se negli ultimi rapporti sullo sport, elaborati da associazioni come "Il movimento per un ciclismo pulito", è emerso che nel ciclismo tra i professionisti il fenomeno si sta, seppure lentamente, estirpando, purtroppo non si può dire lo stesso degli amatori e dei dilettanti, che complice la poca presenza dell'anti-doping, ne approfittano.
Il fenomeno è diffuso, e una recente inchiesta di Giulio Mola pubblicata sul quotidiano milanese Il Giorno ne ha svelato retroscena preoccupanti.
Sui forum si cercano consigli sui cocktail di farmaci per sentire meno fatica
Recenti blitz della Guardia di Finanza hanno portato alla luce una realtà sommersa, chi cerca farmaci proibiti frequenta forum e gruppi sui social media dove si possono rintracciare venditori di sostanze proibite. Spesso sono avviate conversazioni dove chi ne fa uso spiega come mischiare farmaci e sostanze per avere una spinta in più per la gara della domenica o per sentire meno fatica in allenamento. L'inchiesta di Giorgio Mola è disarmante, sportivi in forma anonima o con account fittizi chiedono informazioni, cercano i venditori senza alcuna preoccupazione, come riporta Il Giorno sulle pagine web del quotidiano: "I miei amici, soprattutto i più giovani, li vedevo sfrecciare mentre io arrancavo.
Così ho cominciato a prendere il Ventolin, mi apriva i bronchi e mi dava più ossigeno. E pedalavo più in scioltezza". Questo è un estratto di quanto il giornalista ha trovato su un forum di sport.
Il Ventolin, è un farmaco contro gli attacchi d'asma che se usato sotto sforzo produce un senso di benessere e allevia la fatica diventando doping.
Il problema sono anche i giovani ciclisti che tramite gli e-commerce possono acquistare nel deep web farmaci vietati e non sottoposti ad alcun controllo, questi se mixati con anti-infiammatori ne diventano una miscela pericolosissima. Questi ragazzi se non debitamente informati, denunciano gli investigatori, vanno incontro anche da giovanissimi a malattie cardiovascolari, trombosi e impotenza, compromettendo così la loro salute per una spinta in più nel giro della domenica.