Sembra una novella di Pirandello, vista anche l’ambientazione siciliana, ma è solo una grave truffa ordita ai danni di un invalido civile. L’uomo, un 57enne di Ramacca, in provincia di Catania, ricoverato stabilmente in una struttura sanitaria di Palagonia, ha scoperto poco alla volta il brutto tiro che gli aveva giocato il suo compaesano Giuseppe Di Silvestro, di 55 anni. Quando si era recato presso un Caf del suo paese per rinnovare il modello Isee, l’impiegato del centro di assistenza fiscale gli aveva rivelato l’esistenza di diversi conti correnti e libretti a suo nome mai indicati in precedenza perché a lui del tutto sconosciuti.
Poi era arrivata una cartella esattoriale di circa quattromila euro: somma da pagare per i mancati versamenti di contributi all’Inps, riferiti ad una sua presunta attività di operaio edile. Ma è in comune, dove era andato per rinnovare la carta di identità, che l’uomo ha avuto la sorpresa più grossa: ha scoperto di essere sposato a sua insaputa con una donna ucraina, la 52enne Valentina Yuriyvina Dyptan, mai vista né sentita nominare prima di quel momento.
Il furto di identità compiuto da Giuseppe Di Silvestro
A questo punto non ha potuto fare altro che denunciare la vicenda ai carabinieri del paese che sono risaliti a Di Silvestro. Quest’ultimo aveva abbandonato Ramacca da circa 15 anni per andare a lavorare prima a Casale Monferrato, in Piemonte, ed in seguito a Montefiore Conca, in provincia di Rimini.
Solo che nel trasferirsi aveva deciso di lasciare in Sicilia la sua vecchia identità e rubare quella della sua vittima. Qui aveva affittato casa con il nuovo nome ed aveva trovato lavoro come operaio specializzato, senza, però, mai pagare le tasse.
Il siciliano e la seconda moglie rischiano anche l’incriminazione per bigamia
Ma non finisce qui: una volta perso il posto l’uomo aveva pure preteso l’indennità di disoccupazione oltre che altri benefici in realtà spettanti all'ignaro invalido civile che era all’oscuro di tutto. Ciliegina sulla torta il matrimonio con la donna ucraina nonostante avesse lasciato in Sicilia moglie e quattro figli.
Adesso Di Silvestro è stato arrestato dai carabinieri e dovrà rispondere di una serie di reati che vanno dalla sostituzione di persona, al furto d’identità fino al raggiro ai danni dell'Inps. Anche la sorella Anna, 62 anni, e la seconda moglie Valetina Yuriyvina Dyptan dovranno vedersela con la giustizia, per aver agito in concorso con il truffatore: le due donne adesso sono ai domiciliari. Inoltre marito e moglie sono accusati di bigamia. Per quest'ultimo reato la legge italiana prevede pene da uno a cinque anni per chi si risposa e anche per il coniuge che conosce e accetta la condizione del partner.