Un vero e proprio orrore quello che si è verificato nel Regno Unito, precisamente a Bracknell, probabilmente causato dall'egoismo di un genitore, che ha costretto il proprio figlio di appena undici anni ad intrattenere dei rapporti sessuali sia con lui che con la sua matrigna con un motivo tanto banale quanto pericoloso: 'Mio figlio è omosessuale e quindi ha bisogno di essere curato'. Secondo quanto riferisce il quotidiano Il Mattino, sarebbe stato questo il motivo delle violenze perpetrate sul ragazzino, costretto innanzitutto ad avere rapporti sessuali a tre con lui e con la sua compagna, e poi a guardare dei film per adulti.

Violentato da padre e matrigna: 'L'ho fatto perché aveva tendenze a essere gay'

Secondo quanto si apprende dal quotidiano in questione, le violenze e gli abusi sarebbero andati avanti per tre anni, e la matrigna avrebbe continuato a farlo anche quando il proprio compagno non era presente in casa. L'incresciosa vicenda si è verificata nel Regno Unito come già detto, e la vittima, Daniel, oggi ha trentasei anni e soltanto adesso ha trovato il coraggio di raccontare il calvario trascorso a causa dei suoi genitori. Dai suoi racconti emergono particolari inquietanti secondo cui il bambino veniva costretto a baciare il corpo della sua matrigna e a fare sesso con lei. Nel momento in cui si mostrava restio nel farlo veniva picchiato selvaggiamente.

Arrestati i due: otto anni di reclusione per lei, cinque per il padre

Nel corso del suo racconto, mostrando tutto il dolore provocato dal suo papà e dalla sua compagna, ha detto come il padre avrebbe dovuto proteggerlo e come invece gli abbia rovinato l'infanzia, e come la sua matrigna invece gli abbia rubato la verginità e lo abbia costretto a quegli atti per più di dieci volte nel giro di tre anni.

All'età di sedici anni, poi, il padre e la sua compagna si sono separati, e il ragazzo purtroppo ha dovuto subire gli abusi da parte di un altro pedofilo, che poi è stato fortunatamente arrestato. Sui racconti relativi a suo padre e alla sua matrigna, invece, Daniel è riuscito anche a registrare il padre mentre confessava, azione che gli ha permesso poi di denunciarlo alla polizia e di fare condannare il padre a cinque anni di reclusione, mentre la donna a otto. Durante il processo in tribunale, il papà aveva dichiarato: 'Ho provato a guidarlo nella giusta direzione, perché aveva una tendenza a essere gay'.