Tempi duri per Cesare Battisti, ex leader dei Pac (Proletari armati per il comunismo). Il nuovo presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, sembra proprio aver intenzione di mantenere la promessa fatta al governo italiano in occasione della sua elezione e Luis Fux, magistrato del Supremo Tribunale Federale, ha ordinato l'arresto dell'ex militante di Lotta Continua per scongiurare il pericolo di fuga. La notizia non stupisce. Già prima della sua vittoria alle elezioni presidenziali, Bolsonaro aveva espresso su Twitter la volontà di estradare Battisti, il suo intento di contrastare il terrorismo e "consegnare i responsabili alla giustizia".

La misura delle ultime ore è stata richiesta da Raquel Dodge, procuratrice generale del Brasile.

Lula gli aveva concesso la residenza permanente in Brasile

Il magistrato Fux, sposando l'intento del presidente Bolsonaro, ha disposto la revoca di una misura che lui stesso aveva emanato l'anno scorso. In base a quanto si apprende da Tv Globo, la richiesta d'arresto è esecutiva. Già 8 anni fa il Supremo Tribunale Federale aveva espresso il suo favore per l'estradizione di Cesare Battisti, lasciando però l'ultima parola all'allora presidente Lula. Quest'ultimo, agli sgoccioli del suo mandato, gli aveva concesso la residenza permanente in Brasile. Per tale ragione, ora, il magistrato Fux ha reclamato una decisione collegiale sull'eventualità che un presidente revochi la decisione di un suo predecessore in merito al conferimento dell'estradizione.

Igor Tamasaukskas, avvocato di Battisti, ha affermato di aver appreso la notizia della richiesta di arresto dai media. Per ora il legale preferisce non rilasciare commenti.

Un 'piccolo regalo' all'Italia

In queste ore il Stf deve valutare se un Capo di Stato può modificare una decisione relativa alla concessione dell'estradizione presa da un suo predecessore.

Jair Bolsonaro ha dichiarato diverse volte di voler concedere l'estradizione di Cesare Battisti. Nelle ultime ore, ad esempio, durante un incontro con l'ambasciatore italiano in Brasile, ha definito l'estradizione del terrorista come un 'piccolo regalo' per l'Italia. Il ministro dell'Interno e vicepremier italiano, Matteo Salvini, apprezza l'atteggiamento del presidente brasiliano.

Nei mesi scorsi il leader della Lega aveva dichiarato di essere felice per il trionfo di Bolsonaro al primo 'round' elettorale delle presidenziali. Cesare Battisti, di recente, non si è mostrato per nulla impensierito dall'atteggiamento del neo presidente brasiliano, rimarcando che l'organo competente a decidere sulla sua sorte è il Supremo Tribunale Federale.