Arrivano un po' alla volta nello studio legale dell'avvocato Corrado Canafoglia, situato sul lungomare di Senigallia, sono i ben ottanta giovani e giovanissimi che hanno deciso di raccontare, o meglio, di denunciare, quanto accaduto nell'ormai tristemente nota discoteca 'Lanterna azzurra' di Corinaldo (Ancona), durante la drammatica notte tra il 7 e l'8 dicembre 2018. Sono tutti accompagnati da almeno un genitore.
Tutti rimangono nello studio per poco, giusto il tempo di rispondere a qualche domanda degli avvocati e consegnare il materiale di cui sono in possesso, ovvero video, registrazioni e fotografie, scattate nella discoteca marchigiana proprio mentre la tragedia, che ha portato alla morte di ben sei persone, si concretizzava.
Tutto il materiale raccolto dai legali andrà a finire in un esposto – che si preannuncia a dir poco corposo – contro gli organizzatori dell'evento e i proprietari del locale, ma anche contro lo stesso Gionata Boschetti, vero nome di Sfera Ebbasta.
Le parole dell'avvocato Canafoglia
Queste le prime dichiarazioni pubbliche dell'avvocato Canafoglia, con cui il legale ha voluto spiegare i motivi alla base di questa azione legale, che sul web sta già facendo molto discutere:
"Se decidi di fare una serata in un determinato locale, devi essere certo del numero di posto disponibili, di quanto saranno i presenti effettivi, ma anche di certi aspetti importanti dal punto di vista della sicurezza. Chiederemo quindi ai magistrati di fare alcuni accertamenti, perché tutti questi giovani sono solo delle vittime, e i loro parenti hanno il diritto di sapere i nomi di tutti i responsabili"
Stando a quanto riportato da Repubblica, lo studio legale si costituirà parte civile, rappresentando complessivamente gli interessi di circa 100 persone, inclusi i familiari di alcuni degli adolescenti che hanno perso la vita sabato scorso.
La reazione del pubblico
A giudicare dai commenti presenti sotto al post di Repubblica, prima fonte autorevole a riportare la notizia oggi pomeriggio, sembra proprio che la maggior parte degli utenti, inclusi gli abituali detrattori del trapper di Sesto San Giovanni, facciano molta fatica a capire quale dovrebbe essere il senso della decisione di voler sporgere denuncia anche nei confronti di Sfera Ebbasta.
Emblematico in tal senso il pensiero di questo utente, che campeggia tra i commenti più in alto – e quindi più apprezzati – sotto al post della pagina Facebook del noto quotidiano: "Denunciare Sfera Ebbasta perché la discoteca dove avrebbe dovuto suonare non rispettava le norme di sicurezza è come picchiare il tappeto perché il gatto ci ha pis****o sopra".