Profondamente ferita, la comunità di Trento si è raccolta oggi, giovedì 20 dicembre 2018, nella suggestiva cornice del Duomo, per dare l'ultimo saluto a un giovane giornalista trentino di belle speranze, Antonio Megalizzi, di 29 anni. Ieri sul palazzo Pretorio è stata proiettata una vignetta di Biani in sua memoria, molto apprezzata. Il giorno dell'arrivo in città della salma di Antonio è caduta su Trento la prima neve. La cerimonia è stata trasmessa in diretta televisiva su Rai 1, presenti il Presidente della Repubblica Mattarella, il Premier Giuseppe Conte, Antonio Tajani, Mara Carfagna.

Presenti anche il sindaco Alessandro Andreatta e il Presidente della Provincia autonoma, Maurizio Fugatti. Allestito anche un maxischermo fuori dal Duomo. Sicurezza garantita dalla presenza delle forze dell'ordine. Il Duomo di Trento si trova a due passi da due storiche facoltà universitarie e cioè Sociologia e Giurisprudenza. Molti i giovani studenti presenti al funerale, inevitabilmente commossi e provati dalla scomparsa del collega.

Un'iniziativa degli studenti trentini per Megalizzi

Per il 21 dicembre i colleghi di università di Megalizzi vogliono organizzare una fiaccolata per le strade di Trento a partire dalle 19:00, con partenza dal dipartimento della Facoltà di Lettere in via Gar. Oggi dalle 14 alle 16 la città si è fermata, mercatini di Natale e ruota panoramica compresi.

Con discrezione e dignità. Con enorme rispetto per una famiglia provata da un lutto difficile da accettare. Abbiamo avuto modo di chiedere un ricordo di lui agli studenti che frequentano la biblioteca comunale di Trento. Il ritratto che ne scaturisce è quello di un giovane entusiasta, positivo, "sempre sorridente" che si divideva tra le sua passioni, lo studio, la fidanzata, l'impegno crescente nel mondo delle radio.

Voleva fare il giornalista, Antonio Megalizzi, lo voleva con tenacia. Con la tenacia di chi probabilmente ce l'avrebbe fatta. Lavorava per l'emittente radio "Europhonica" . Ci metteva l'anima. Era andato a Strasburgo col Flixbus, col suo zaino pieno di buoni propositi, ma la follia del terrorismo, come purtroppo sappiamo, lo ha strappato ai suoi affetti nel più assurdo dei modi.

Megalizzi, il ragazzo che amava l'Europa

Una mano assassina ha strappato prematuramente alla vita questo giovane giornalista, ma paradossalmente ha dato maggior vigore alle sua idee sul futuro dell'Europa. Giornata di lutto anche a Reggio Calabria, città natale di Antonio Megalizzi. La cerimonia funebre è stata celebrata da monsignor Lauro Tisi. I familiari hanno chiesto alla Stampa la massima discrezione e si tratta di una richiesta ampiamente condivisibile, vista la delicatezza del momento. E proprio per la famiglia e la fidanzata monsignor Tisi ha scelto parole che hanno toccato le giuste corde, parlando di cuori privi di odio e desiderio di vendetta.

Il ricordo di Don Mauro Leonardelli, parroco della Chiesa di Cristo Re

"Antonio è come un chicco di grano, che ora germoglia e diffonde i suoi valori e i suoi ideali di unità e pace dei popoli". Questo il ricordo di Don Mauro, parroco della chiesa in cui la madre di Antonio faceva la catechista, da tutti stimata. Sono parole che ci sembrano perfette per sintetizzare la figura di un giovane "volontario" dell'informazione che era anche una persona dai nobili ideali di cittadino consapevole dell'importanza di impegnarsi nello studio, per realizzarsi, e nel sociale, per crescere come uomo e come futuro padre di famiglia. A giudicare dalla notevole partecipazione emotiva che abbiamo rilevato durante i funerali solenni nel Duomo di Trento siamo certi che la comunità trentina farà di tutto perché Antonio Megalizzi non venga dimenticato.

Il suo funerale è finito, su Trento magicamente non nevica più. "Il tempo è troppo prezioso per passarlo da soli. La vita troppo breve per non donarla a chi ami. Il cielo troppo azzurro per guardarlo senza nessuno a fianco. Nulla muore e tutto dura in eterno": sono parole di Antonio Megalizzi. Dicevano gli antichi saggi greci che chi muore giovane è caro agli Dei. Potrebbe essere questo il caso. Ad accompagnare il feretro all'uscita dalla Chiesa abbiamo ascoltato le note dell'Inno alla gioia.