È una terribile storia di violenza e soprusi quella che arriva dalla Puglia, precisamente dal Basso Salento, dove una donna che oggi ha 29 anni, il 20 luglio scorso ha denunciato ai Carabinieri di San Vito dei Normanni (BR) dopo oltre 14 anni di violenze, i soprusi da parte del padre nei suoi confronti.

Il racconto è raccapricciante e ha lasciato di stucco gli stessi militari che hanno immediatamente avviato le indagini, in collaborazione con i colleghi della compagnia di Casarano. La donna è originaria infatti di un paesino del leccese. Secondo quanto riferito dalla vittima pare che l'uomo, un 52enne, usasse ripetutamente violenza sia su di lei.

Quando la giovane aveva 15 anni rimase incinta di un bimbo, in quell'occasione la donna preferì abortire. Gli episodi si sarebbero perpetrati quasi ogni giorno, dal rapporto incestuoso con il padre è comunque poi nata una bambina, che la donna ha tenuto con sé. Per sfuggire alle violenze, decise quindi, suo malgrado, di sposarsi con un altro uomo, ma anche qui le cose non sono andate per il verso sperato.

Anche il nuovo compagno sarebbe stato violento

Sempre secondo quanto si apprende dai media locali anche il nuovo compagno della vittima sarebbe stato violento, e la stessa avrebbe dichiarato di averlo sposato solamente per sfuggire a quella situazione squallida. L'ormai ex compagno della donna, spesso sarebbe stato in preda ai fumi dell'alcool, la donna fu costretta a mettere fine alla relazione anche con quest'ultimo.

Una storia assurda e drammatica che in poche ore ha fatto il giro dei media di tutto il Salento e non solo.

Ora il padre della ragazza è stato arrestato, ad incastrarlo è stata la prova del Dna. Per i Carabinieri la donna ha raccontato tutto solo ora perché in precedenza era costretta ad uno stato di soggezione e terrore tali da non riuscire a parlare con nessuno.

Adesso la giovane ha un nuovo compagno, il quale l'ha aiutata a denunciare questa assurda storia. Lunedì l'interrogatorio di garanzia all'uomo presso il Tribunale di Lecce.

Il soggetto dovrà rispondere alle accuse

L'arrestato deve rispondere di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. Le accuse a suo carico sono pesantissime.

Ciò che dirà dinanzi ai magistrati non si conosce ancora, il soggetto si potrebbe avvalere anche della facoltà di non rispondere. La donna inoltre, durante i suoi racconti all'Autorità Giudiziaria, è stata assistita dagli psicologi. Non è stato facile per lei raccontare tutto questo orrore, ma è stato possibile grazie al suo nuovo compagno, con il quale ha instaurato un rapporto di grande fiducia.