È stato diffuso il volto di tre dei quattro fondamentalisti islamici che in Marocco hanno catturato, seviziato e ucciso due turiste scandinave. Gli assassini si chiamano Rachid Aftati, Abdessamad Ejjoud e Younes Ouaziad, sono tutti salafiti e uno di loro avrebbe già precedenti penali per attività legate al terrorismo islamico. Gli esperti che hanno visto il filmato dell'esecuzione affermano che le due ragazze sono state "macellate come capre".
Marocco, un filmato mostra l'esecuzione delle ragazze
La maggior parte degli autori di questo efferato omicidio ora hanno un volto e un nome, un islamologo francese, chiamato Romain Caillet, pubblica sul suo profilo Twitter un video in cui si vedono i 3 uomini che giurano fedeltà all'Isis e al suo leader Abu Bakr Al Baghdadi.
Le ragazze, originarie una della Danimarca e l'altra della Norvegia, sarebbero state prima stuprate, sgozzate e poi decapitate. I nomi delle vittime sono Louisa Vesterager Jespersen (di anni 24) e Maren Ueland (di anni 28 norvegese). L'esecuzione degli assassini è stata filmata da loro stessi, questo aspetto trasforma l'omicidio in una vera e propria esecuzione jihadista.
Gli investigatori che hanno visto il filmato confermano che le due giovani sono state "macellate come capre", in maniera "scientifica". Durante le riprese, i tre jihadisti, urlavano la frase "per i nemici di Allah, vendetta per i nostri fratteli di Hayin". Anche secondo il giornalista italiano, Toni Capuozzo, non sarebbe solo un omicidio a sfondo sessuale ma un vero e proprio atto di terrorismo islamico.
L'ex fidanzato della ragazza danese ha scritto su Facebook un post dalle struggenti parole d'addio alla sua amata: il fidanzato la ricorda come una ragazza gioiosa, piena di vita e attenta ai particolari. Il ragazzo sperava che andando a dormire, al suo risveglio, si sarebbe reso conto di aver vissuto un brutto incubo. "Sono stato così fortunato ad essere stato il tuo ragazzo per due anni...", il ragazzo conclude così il suo post.
Il premier danese afferma che ci "sono forze oscure"
Il premier danese, Lars Loekke Rasmussen, afferma che l'omicidio è politicamente motivato e che dunque si può definire un "atto di terrorismo". Inoltre, aggiunge, che "ci sono forze oscure che vogliono combattere i nostri valori" e davanti le quali non bisogna arrendersi. I tre arrestati sono tutti originari di Marrakesh, afferma il portavoce della polizia marocchina Boubker Sabik.