I fatti risalgono allo scorso 22 dicembre: come riporta La Provincia Pavese, una bambina di due anni all’improvviso è svenuta mentre si trovava nel paese in provincia di Milano in cui vive con i due genitori, il padre, venditore ambulante di trent’anni, e la madre, poco più giovane. I due hanno immediatamente chiesto aiuto al 118: un’ambulanza ha trasportato la bimba in coma alla clinica Humanitas di Rozzano, che, però, essendo sprovvista di un reparto pediatrico, non ha potuto accettarla. Quindi, dopo un altro viaggio d’urgenza, la piccola degente è stata ricoverata all’ospedale San Matteo di Pavia, dove le prime analisi hanno evidenziato tracce di droga nel sangue e nelle urine; in particolare è risultato come avesse assunto diversi tipi di stupefacenti, come hashish, marijuana e perfino cocaina.

Un’inchiesta stabilirà in che modo la bimba ha assunto la droga e le eventuali responsabilità

Scoperta la causa del malore, i medici hanno prestato tutte le cure utili per farla riprendere: infatti, dopo alcune ore, la bimba stava già bene. Al personale sanitario non è rimasto altro da fare che dimettere la piccola, raccomandando ai genitori di riportarla in ospedale il giorno successivo per un controllo.

I due hanno mantenuto la promessa e si sono ripresentati con la figlia nel nosocomio, pur sapendo che la vicenda non sarebbe passata inosservata. Infatti, nel frattempo, sono intervenuti il Tribunale dei minori di Milano e la polizia: la bambina è stata temporaneamente affidata al reparto di pediatria dell’ospedale San Matteo, dove si trova tuttora insieme alla madre.

Contemporaneamente è partita un inchiesta per chiarire le cause del malore: si vuole capire in che modo la bimba sia stata intossicata e le eventuali responsabilità in questa brutta storia.

Tolta la potestà ai genitori della piccola

In attesa di chiarire la dinamica dei fatti, il magistrato competente ha stabilito che venisse tolta d’urgenza la potestà ai genitori della piccola.

Il legale della coppia, Antonio Savio, ha fatto sapere che presenterà richiesta per far ottenere l’affidamento della bambina agli zii, che abitano a Brescia, in modo da non distaccarla completamente dalla famiglia.

Nel frattempo la protagonista di questa vicenda sembra avere completamente superato i problemi di salute, dovuti all’assunzione di droga, ed attende ignara il proprio destino, insieme alla madre, nel reparto pediatrico dell’ospedale di Pavia.