Anziani maltrattati e percossi quotidianamente. È quanto hanno documentato i Carabinieri attraverso un centinaio di audio-video. Tutto questo avveniva in una casa di riposo di Rimini, 'Villa Franca'. Ora quattro persone sono agli arresti domiciliari, mentre per la quinta persona il Giudice ha stabilito il divieto di avvicinamento.

Anziani minacciati e picchiati

Dai diversi audio e video, registrati dalle telecamere nascoste dai Carabinieri, si sentono gli operatori minacciare più volte gli anziani ospiti della casa di riposo Villa Franca. Ad esempio, come riporta il quotidiano romano La Repubblica, gli operatori intimavano agli anziani di non muoversi o avrebbero 'preso la mazza'.

In un altro caso, i vecchietti venivano minacciati dagli operatori, dicendogli che gli avrebbero spaccato le gambe. Minaccia che, in alcuni casi, era estremamente reale. Infatti, in alcuni video, si vedono i dipendenti incriminati picchiare gli anziani ospiti fino a provocare perdita di sangue. Le persone maltrattate erano sempre le stesse: si tratta di 5 donne ultraottantenni.

Le indagini dei Carabinieri

Come accennato sopra, i Carabinieri hanno filmato le violenze per tre mesi dalla primavera all'estate scorsa con circa 100 audio e video. Nella mattinata di oggi i militari si sono recati a Villa Franca e hanno notificato, al responsabile della struttura e agli operatori implicati, l'ordine di arresto emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, Benedetta Vitolo.

L'accusa, ovviamente, è di maltrattamenti continuati nei confronti di pazienti anziani.

A rendere ancora più orribile la serie di violenze perpetrate all'interno della casa di riposo Villa Franca il fatto che siano state fatte da cinque donne, della Cooperativa 'La bella vita' che gestiva le attività all'interno della casa di riposo.

Il provvedimento di fermo notificato dai carabinieri ha riguardato Benito Rosa, gestore della Cooperativa, Maia Kaviashvili, Maria Carlotta Re, Jessenia Lisset Quipe Soto e Carmen Bordea.

Le indagini, concluse in tempi rapidissimi, sono partite dalla denuncia di una ex dipendente della casa di cura. Gli ospiti sarebbero stati sottoposti ad ogni tipo di angheria.

Venivano, ad esempio, picchiati con le ciabatte, prese a schiaffi e tirate per i capelli. E secondo le risultanze delle indagini tutto avveniva tranquillamente in presenza di altri operatori e dei responsabili della struttura, che anzi avrebbero incitato le operatrici alla violenza.

Verso gli ospiti della casa di riposo non veniva mostrato alcun tipo di umana compassione. Per i responsabili della struttura quelle vecchiette erano solo una questione d'affari. Nelle registrazioni delle telecamere dei Carabinieri, infatti, si sentono le lamentele dei responsabili per un avvenuto decesso, non tanto per la sofferenza umana di parenti e congiunti, ma per la retta in meno da incassare. Questo ha portato il Gip Vitolo a motivare l'applicazione della misura cautelare con la necessità di salvaguardare gli altri ospiti da veri e propri atti di crudeltà gratuita.

Per fare un ultimo esempio, era abitudine consolidata delle operatrici fermate svegliare un'anziana, ospite di Villa Franca a suon di schiaffi e insulti nonostante fosse in condizioni psico - fisiche precarie.