E' una storia davvero molto triste quella che arriva da Perth, nell'Australia occidentale, dove Brooke Evelyn Lucas ha tentato di uccidere suo figlio, nato prematuro e con una grave malformazione alla mandibola e al palato. La donna, probabilmente, non accettava la grave malattia del figlio, e così, giorno 29 dicembre, avrebbe versato della candeggina nei tubi del macchinario che teneva in vita il piccolo. La Polizia federale australiana ha tratto in arresto la donna con l'accusa di tentato omicidio: fortunatamente il bambino si è salvato.

La Sindrome di Pierre Robin

Secondo quanto riportato dalla stampa australiana, pare che il bambino soffrisse della Sindrome di Pierre Robin. Si tratta di una sequenza congenita di anormalità, che colpiscono in prevalenza la parte facciale, che risulta molto più piccola di come dovrebbe essere, e può riguardare anche il palato, che risulta completamente chiuso a U, o l'ostruzione delle vie di respirazione. Questi problemi causano ovviamente difficoltà per quanto riguarda la respirazione o la deglutizione dei cibi. E' una sindrome che, chi ne è affetto, deve curare per tutta la vita. Forse questo era troppo per la Lucas, che sicuramente non si aspettava che il suo bimbo nascesse con questi problemi.

Il fatto di cronaca sarebbe accaduto una volta che il piccolo è stato dimesso dall’ospedale: un ritorno a casa celebrato anche dalla donna, che aveva mostrato di essere felice perché finalmente il suo bambino poteva trascorrere il Natale nella sua abitazione.. Il bimbo è stato salvato grazie al tempestivo intervento dei medici, che hanno evitato brutte conseguenze.

L'episodio ha sconvolto Perth, e tutta l'Australia in generale.

Per tutta la vita il bimbo deve essere sostenuto per mangiare e respirare

Il bambino, affetto da questa grave e rara malattia, avrà bisogno per tutto il resto della sua vita di un macchinario che lo aiuti a respirare e a mangiare. Certamente, se la situazione non fosse stata affrontata nell'immediatezza dei fatti per il bambino potevano esserci sicuramente conseguenze molto più gravi.

La candeggina infatti, se ingerita, provoca gravi lesioni all'esofago, alla faringe e allo stomaco. Se la quantità di liquido caustico ingerita è elevata, il rischio di mortalità è purtroppo molto alto. Solitamente chi ingerisce accidentalmente la sostanza se ne rende conto subito, interrompendo la deglutizione: solo in quel caso i danni sono meno gravi, ma possono causare lo stesso danni permanenti all'apparato gastrointestinale.