Nuova bufera in Europa per la ridistribuzione dei migranti presenti sulla Sea Watch. Mentre le condizioni di salute e di igiene all'interno della nave diventano precarie, gli stati membri dell'Unione Europea continuano un tira e molla su chi dovrà farsi carico delle 47 persone a bordo.

La situazione

L'Olanda nega lo sbarco ai migranti presenti sulla Sea Watch dichiarandosi non obbligata ad accettarli. La responsabilità di sbarco deve essere presa dal comandante della nave che deve valutare il porto sicuro più vicino e aspettare l'apertura dello stesso.

Nel frattempo la situazione in Europa diventa sempre più critica. Al momento sembra che ci siano cinque paesi disposti ad accogliere queste persone: Germania, Francia, Portogallo, Malta e Romania. La corte di Strasburgo chiede, al momento, l'aiuto dell'Italia per fornire viveri e cure adeguate.

La Germania chiede una distribuzione bilanciata

Tra i cinque paesi disposti ad ospitare i migranti c'è anche la Germania che, però, ha posto dei limiti ben precisi. Il governo tedesco ha dichiarato di essere pronto a cercare una soluzione rapida e si augura di trovare una forte collaborazione anche da parte degli altri stati.

La Germania sarà pronta a dare un suo contributo a patto che ci sia una distribuzione equa in altri stati membri dell'Unione Europea.

Strasburgo respinge la richiesta di sbarco

Dopo la richiesta da parte della Ong tedesca di far sbarcare i 47 migranti, la Corte di Strasburgo si è rivolta all'Italia per risolvere la situazione prima possibile. Si richiede al governo italiano di prestare cure mediche urgenti, di dispensare sia cibo che acqua. Si sottolinea l'importanza di dare tutela legale ai minori non accompagnati presenti sulla nave, per poter garantire loro un'assistenza adeguata.

Non è stata accettata però la richiesta di far sbarcare i migranti in Italia.

Francia: sbarcare in Italia prima della distribuzione

Emmanuel Macron chiede di far sbarcare i migranti in Italia in quanto la Sea Watch si trova a poche miglia dalle coste siciliane. Non avrebbe senso, secondo il presidente francese, mettere in rischio la vita delle persone presenti sulla nave per avvicinarle in altri porti.

Una volta risolta la situazione della Sea Watch 3 si potrà successivamente far in modo che le ong inizino a rispettare le regole.

Sea Watch ringrazia gli italiani che la sostengono

Un messaggio di solidarietà arriva direttamente dal capo della missione della Sea Watch che ringrazia tutti gli italiani che sostengono la loro missione. In un momento così particolare la solidarietà è una necessità sia per il personale che per le persone che si trovano all'interno della nave.

Le parole di Conte

Secondo il premier Giuseppe Conte la crisi della Sea Watch è la dimostrazione di quanto l'Unione Europea non riesca a prendere provvedimenti davanti a questi casi importanti. La Crisi Migratoria è la sfida più importante per l'Europa che, se non trova una soluzione tra gli stati membri, rischia una fine imminente.