Una forte scossa di terremoto è stata avvertita circa un'ora fa in Giappone, precisamente nel mare a sud dell'isola di Nishinoomote (prefettura di Kagoshima), sull'isola di Tanegashima. Il forte sisma ha fatto subito scattare nella popolazione la paura di un possibile tsunami, notizia questa immediatamente smentita dagli esperti. Benché il Terremoto si sia sviluppato in mare, il rischio di un'onda anomala è inesistente. Il sisma non può che riportare alla mente quanto avvenuto ultimamente nell'area del Pacifico, quando in seguito all'eruzione del vulcano Krakatoa, uno tsunami di 20 metri si è abbattuto sulla costa delle isole di Giava e Sumatra, il quale, come si ricorderà, ha provocato oltre 400 morti e migliaia di dispersi.

Zona soggetta ad eventi sismici piuttosto intensi

A tal proposito dobbiamo ricordare che il Giappone è una zona dove molto spesso si registrano sismi di piccola o grande intensità. In particolare nel Paese nipponico specifiche leggi in materia impongono di costruire tutti gli edifici in maniera antisismica, questo in modo da ridurre i danni di catastrofi come quella accaduta, sempre in Giappone, nel 1923. L'evento epocale, che passò alla storia come "Terremoto del Kanto", avvenuto giorno 1 settembre 1923, ebbe una magnitudo pari a 7.9 Richter, e rase praticamente al suolo diverse città della regione. Da quel momento si avviò una gigantesca ricostruzione, che ha appunto previsto nuove e rigide normative di costruzione degli edifici.

È una tragedia, quella del 1923, che è ancora viva nel popolo nipponico. Nel corso del tempo se ne sono verificate delle altre.

Il grande sisma del 2011

Recentemente, nel 2011, come si ricorderà, i nipponici sono stati colpiti da un'altra enorme catastrofe, sempre a seguito di un terremoto in mare. In quell'occasione il sisma provocò un gigantesco tsunami alto 10 metri, il più potente mai registrato in Giappone, che danneggiò gravemente il reattore della centrale nucleare di Fukushima, e di altre tre centrali.

Il danno fu incalcolabile, gli effetti devastanti dell'esplosione di Fukushima furono paragonati a quelli provocati dal disastro di Chernobyl. Questa volta il rischio di un disastro simile è scongiurato, ma la paura è ovviamente tanta. In tutto il globo poi recentemente sono numerose le scosse sismiche che si stanno registrando, anche nel nostro Paese: a Capodanno ad esempio la terra è tornata a tremare in Abruzzo, mentre lievi scosse continuano a colpire l'area siciliana intorno all'Etna, risvegliatasi il giorno della Vigilia di Natale.