Una recensione negativa del Caffè Zucchi ha scatenato l'ira del proprietario che ha deciso di insultare su Facebook l'artefice della recensione. Circa 10 giorni fa, Matteo Brambilla 35enne di Ceriano Laghetto, si trovava a Monza ed ha deciso di recarsi al caffè sopra citato con il fidanzato. A quanto pare però, l'uomo, impiegato in una multinazionale di Londra, non ha per nulla gradito il servizio riservato a lui ed al suo fidanzato ed ha così deciso di esporre tutte le sue perplessità su Google. Il titolare ha ricercato Matteo su Facebook e lo ha insultato con frasi omofobe.

La recensione di Matteo

Secondo quanto riferito da Matteo Brambilla, nonostante il locale sia ampio ed in una posizione centrale, il servizio offerto a lui ed al suo fidanzato non è stato per nulla gradevole. L'uomo ha infatti dichiarato che il titolare del locale ha imposto a lui e al suo compagno di sedersi in un determinato tavolo, nonostante il caffè Zucchi fosse mezzo vuoto. Inoltre, il cameriere sarebbe stato sgarbato con loro, senza mai proferire un grazie o un prego. La stessa cosa per il collega a cui hanno pagato il conto, che non ha pronunciato nemmeno un 'arrivederci'. Per concludere, Matteo Brambilla riferisce che sette euro per uno spritz a Monza sono eccessivi.

Il gestore del posto ha così deciso di rispondere alle critiche privatamente su Facebook, iniziando col dire di aver alcun obbligo formale di dare il buongiorno.

In seguito, l'uomo ha iniziato ad insultate il ragazzo per la sua omosessualità, riferendo di non tollerare i gay e qualsiasi altra devianza simile: 'Non appena ne vedo uno, non vedo l'ora che si levi presto di torno', scrive il proprietario sulla chat di Facebook.

La rivolta del web

Una ragazza, amica di Matteo, ha pubblicato sul suo profilo Twitter tutta la conversazione del brianzolo con il titolare del Caffè Zucchi.

Il post è stato poi ricondiviso da moltissimi utenti che, indignati dalle parole dell'uomo, hanno invitato al boicottaggio collettivo del posto. Su Twitter, infatti, si possono leggere commenti come questi: ' Speriamo che tu possa fallire al più presto' oppure 'Assurdo che una persona del genere abbia un'attività. Speriamo tu possa guarire presto dalla tua brutta malattia: l'ignoranza'.

Il proprietario del posto comunque, nelle scorse settimane aveva già risposto in maniera sgarbata ad altri clienti insoddisfatti: 'Forse voi straniere non sapete cosa sia un cappuccino. State a casa vostra, che già abbiamo troppi stranieri inutili in Italia'.