Riccardo Tacconi, commercialista milanese, non si trova e la Prefettura ha deciso di sospendere le ricerche. L'uomo, runner esperto, lo scorso 4 gennaio, è uscito per fare una corsa dalla sua casa di Alpe in fiore sul Nevegal, a pochi km da Belluno (dove stava trascorrendo qualche giorno di vacanza con moglie e figlia) e ha fatto perdere le sue tracce. Le operazioni di ricerca, nei giorni scorsi, avevano impegnato centinaia di persone, tra volontari e forze dell'ordine.
Ricerche sospese
La Prefettura di Belluno ieri, lunedì 14 gennaio, ha deciso di sospendere le ricerche di Riccardo Tacconi, 58 anni.
La decisione è stata presa al termine di una riunione che ha visto la partecipazione dei responsabili di tutte le squadre di soccorso impegnate nelle operazioni di ricerca del commercialista. Soccorso Alpino e Speleologico Veneto, Scuola alpina della Guardia di Finanza di Cortina e Auronzo, Vigili del fuoco, Carabinieri forestali, Protezione civile e semplici volontari hanno battuto per giorni e giorni boschi e sentieri del Nevegal, Quantin, Tassei, Losego, Ronce e Cirvoi.
Qualche giorno fa, per verificare ogni ipotesi, i tecnici del Gruppo Forre hanno anche ricontrollato i corsi d'acqua,in parte ghiacciati, della Val Malvan e della Valle di San Mamante.
Sebbene si sia deciso di sospendere le operazioni di ricerca, in questi giorni, si continueranno a valutare tutte le informazioni ed i materiali raccolti dal 4 gennaio ad oggi e si rimarrà in attesa di eventuali segnalazioni
Il Soccorso alpino, comunque, sarà a disposizione per riprendere immediatamente la ricerca di Riccardo Talloni, qualora emergano nuovi elementi ritenuti utili ed interessanti.
La scomparsa
Riccardo Tacconi manca dal 4 gennaio scorso. Quel giorno, è uscito di casa dicendo alla moglie Grazia e alla figlia Caterina che avrebbe fatto una corsa e più tardi le avrebbe raggiunte per il pranzo al Rifugio Col Visentin (a circa 1750 metri di quota).
L'uomo residente a Milano ha sempre amato e frequentato le montagne bellunesi: non era uno sprovveduto, era abituato a correre e sceglieva sempre percorsi sicuri e non lontani dalle strade carrabili.
Il giorno della scomparsa, Tacconi, 1,94 di altezza, fisico asciutto e longilineo, non aveva con sé il suo telefono cellulare e indossava pantaloncini da runner neri, pile rosso, guanti, scaldacollo, cappellino e scarpe da ginnastica verde flou.
La moglie, le figlie e gli amici del commercialista, negli ultimi giorni, hanno lanciato appelli sui social ed in tv per chiedere collaborazione e per mantenere alto l'interesse sul caso.