La sera di giovedì 24 gennaio qualcosa deve essere improvvisamente scattato nella mente di Luisa Cutting. La ragazza ha barbaramente ucciso la sua coinquilina, la 21enne Alexa Cannon, con un numero impressionante di coltellate, almeno 30. Le due giovani coetanee si erano conosciute durante la frequentazione dei corsi della Radford University in Virginia. Inizialmente abitavano nello stesso edificio, una di fronte all’altra. Con il tempo la loro amicizia era cresciuta, tanto che avevano passato l’estate insieme. Nel nuovo anno accademico avevano iniziato anche a convivere nello stesso appartamento.

Fino a quella sera sembrava che tutto andasse al meglio: probabilmente però deve essere scoppiato un litigio tra le due, durante il quale Luisa ha preso un coltello dalla cucina per colpire ripetutamente l’amica.

La drammatica telefonata al numero di emergenza

La polizia ha mantenuto il massimo riserbo sui motivi che hanno portato la 21enne a compiere l’omicidio. Ad un certo punto Luisa deve essersi resa conto di quello che aveva fatto: così ha subito chiamato il numero di emergenza, il 911, per denunciarsi da sola. La ragazza però, ancora sotto shock, riusciva solo a urlare, pronunciando frasi sconnesse, difficili da interpretare per l’operatore del centralino, che ha sentito chiaramente solo la parola “coltello”.

Una pattuglia è quindi andata a controllare cosa fosse successo nella casa abitata dalle ragazze, situata di fronte al campus universitario. Luisa ha aperto la porta completamente ricoperta dal sangue dell’amica; visti gli agenti, ha messo le mani dietro la testa ed ha confessato l’omicidio. “L’ho ammazzata io, arrestatemi” avrebbe detto ai poliziotti.

Un’amicizia vissuta sui social

L’assurdo delitto ha naturalmente scioccato la comunità universitaria locale: in molti ricordano come la vittima fosse molto attiva sui social, dove aveva parlato sempre positivamente del rapporto con l’amica. Alexa raccontava del loro incontro, circa due anni fa, dopo essersi scambiate parecchi messaggi online, dell’anno vissuto come vicine di casa, dell’estate passata insieme in cui Luisa era stata “come una mamma” per lei, visto che, nonostante il suo carattere per nulla semplice, continuava a sopportarla.

Qualcosa deve essersi rotto in modo traumatico tra le due, tanto da provocare la tragedia. Esattamente come è successo un mese fa ad un'altra giovane americana che stava svolgendo uno scambio di studi a Rotterdam: anche in quel caso, quando la ragazza è stata accoltellata a morte, i sospetti si sono immediatamente concentrati su uno dei suoi coinquilini.