Paolo Dall'Oglio, il sacerdote gesuita che è stato rapito nel 2013 in Siria, sarebbe ancora vivo. Questa è la bella notizia giunta poco fa, che però lo colloca ancora in mano allo Stato Islamico e oggetto di una trattativa tra questi e i combattenti curdi.
Fonti curde annunciano: Padre Dall'Oglio è vivo
Il celebre giornale "Times" ha riportato oggi la notizia che il missionario sarebbe ancora in vita.
L'informazione giunge da fonti curde, che hanno spiegato che l'uomo è attualmente diventato oggetto di scambio tra lo Stato Islamico e i combattenti curdi.
Lo stato Islamico tenterebbe, anche grazie a questa operazione, di resistere e sfuggire all'annientamento in uno degli ultimi territori ancora sotto il suo dominio.
Secondo quanto riportato dal quotidiano, quindi, l'Isis chiederebbe alle forze curde e arabe che, sostenute dagli amercani, circondano il loro territorio, un passaggio sicuro in cambio della liberazione degli ostaggi. Oltre a Padre Dall'Oglio, la trattativa interesserebbe anche il giornalista inglese John Cantlie e un'infermiera della Croce Rossa proveniente dalla Nuova Zelanda.
Le reazioni all'annuncio: "Ci speriamo tutti, ora aspettiamo"
La notizia che Padre dall'Oglio sarebbe ancora in vita e che ci sarebbe quindi la possibilità di riportarlo sano e salvo a casa ha fatto rapidamente il giro del mondo.
Il cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico a Damasco, parlando all'AdnKronos ha spiegato di coltivare la speranza di poter riabbracciare il religioso e giornalista, ammettendo però anche di non aver notizie dirette. L'uomo ha raccontato che in questi anni sono state seguite tutte le piste, anche le più improbabili, nel tentativo di individuare Padre Dall'Oglio e poterlo riportare a casa vivo.
Purtroppo fino a questo momento nessuna di queste operazioni ha dato risultati apprezzabili, e quella di oggi potrebbe essere la svolta che si attendeva. Zenari dichiara inoltre che una maggiore speranza nella liberazione di Dall'Oglio è giunta ascoltando un discorso di Trump nel quale il presidente degli USA annunciava di voler "ripulire" tutta l'area sotto il controllo dell'Isis.
Secondo il cardinale, dunque, questo sarebbe un momento importante: nel caso in cui ci fossero ancora degli ostaggi sarebbe l'occasione buona per raggiungerli.
La scomparsa di Padre Dall'Oglio
Dall''Oglio ha passato quasi metà della sua vita in Siria, dunque certamente conosceva bene il contesto nel quale si muoveva. Il religioso ha fondato una comunità monastica che si dedicava al dialogo interreligioso. Nel 2012 è stato espulso dal paese per aver frequentato membri dell'opposizione e aver criticato il regime.
Infine, il 29 luglio del 2013, è stato rapito mentre si trovava a Raqqa. Da quel momento di lui si sono perse tutte le tracce. Per lui si è mobilitato tutto il mondo ed anche Papa Francesco ha voluto fare un appello per la sua liberazione.