Durante l'incontro di ieri con le realtà di accoglienza 'Liberi dalla paura' a Sacrofano (Roma), don Nandino Capovilla, parroco di Marghera (Venezia) è riuscito a rubare un selfie al Papa. Ma non è stato un selfie come tanti altri, perché nella foto in questione Papa Francesco mostra una spilletta con su scritto 'apriamo i porti'. Un messaggio chiaro, passato per il profilo Facebook del parroco di Marghera, il quale ha scelto di condividere la foto ricordando le parole del Pontefice pronunciate durante l'incontro, dove si fa riferimento alla paura come origine di ogni schiavitù e come strumento per i dittatori.

Lo stesso parroco aggiunge nel post che quel messaggio 'apriamo i porti' sta unendo tutto il Paese e che per i cristiani è un obbligo evangelico. Don Capovilla racconta poi al giornale Avvenire che sarebbe stato proprio il Papa a chiedergli di tenere in mano la spilletta e, dopo lo scatto, a chiedergli di tenerla per sé.

Chi è don Capovilla

Don Nandino Capovilla è un parroco in prima linea sul tema dell'accoglienza. Con la sua parrocchia a Marghera opera in iniziative ed è animatore di una rete solidale che, proprio una settimana fa, ha manifestato a Venezia contro ogni forma di odio e discriminazione. Ci tiene a sottolineare anche la mancata attenzione sulle rotte balcaniche dell'immigrazione, concentrata per la maggior parte sul mare.

Ricordiamo anche la sua avversione al Decreto Sicurezza del ministro dell'Interno Matteo Salvini, in occasione della commemorazione di un giovane richiedente asilo affogato nel Canal Grande due anni fa senza ricevere il soccorso di nessuno dei passanti; in merito a questo decreto ha affermato che porterà a effetti 'devastanti'.

La linea del Papa

Non è nuova la linea del Pontefice sul tema migranti. Sin dal suo insediamento e in seguito anche alle vicende politiche che hanno portato il tema sempre più in primo piano, Papa Francesco si è schierato a favore dell'accoglienza. In questo senso si è espresso più volte con esortazioni all'accoglienza, dovute ad una 'chiamata' e in vista di un 'arricchimento della comunità'.

I suoi contrasti, seppur non diretti, con la linea del nuovo governo si sono palesati anche in seguito al suo incontro con il fondatore dell'Ong Open Arms e l'appello, più recente, ai politici per lo sbarco dei 49 migranti a bordo della Sea Watch e della Sea Eye. Una ulteriore prova di questo contrasto arriva anche con questo selfie, in cui è riportato il motto 'apriamo i porti' in antitesi con il famoso 'porti chiusi' del ministro Matteo Salvini.