Non è riuscito a festeggiare la tanto agognata laurea, e tutto questo a causa del cancro che non gli ha lasciato scampo dopo averci combattutto per diverso tempo in un letto d'ospedale. La triste vicenda si è verificata a Palagiano, in provincia di Taranto, dove il ventiseienne Domenico Palmisano è deceduto nei giorni scorsi. Secondo quanto si apprende dal quotidiano Il Mattino, l'ultimo esame della facoltà di informatica lo aveva fatto nel corridoio dell'ospedale nel quale era ricoverato. I docenti universitari, infatti, si erano recati lì per permettergli di essere interrogato e lui aveva risposto alle domande nonostante i dolori che lo attanagliavano continuamente.

Nonostante fosse oramai consapevole che non gli restava molto tempo da vivere, Domenico avrebbe voluto festeggiare il grande traguardo della laurea, era un suo sogno.

Lutto a Taranto: non fa in tempo a festeggiare la sua laurea a causa del cancro

Purtroppo, invece, la malattia gli ha impedito di essere felice anche solo per un momento. Il ventiseienne è stato costretto nei suoi ultimi anni a vivere nell'ospedale di Taranto, tant'è che i medici e lo staff sanitario erano diventati i suoi migliori amici. Chiedeva continuamente se sarebbe riuscito a laurearsi, ma a causa della burocrazia, lenta e ostica, questo suo desiderio non si è potuto realizzare, anche se in molti si sono mobilitati per cercare di aiutarlo.

La proclamazione della sua laurea, però, è arrivata quando il suo cuore aveva già smesso di battere. Così, i famigliari e i suoi amici hanno deciso di inserire la pergamena all'interno della sua bara, illudendosi in qualche modo che il suo desiderio fosse esaudito.

Le parole del presidente dell'Associazione Volontari ospedalieri a seguito del decesso di Domenico

Anna Pulpito, dirigente dell'Associazione volontari ospedalieri ha spiegato come Domenico fosse a conoscenza del fatto che sarebbe morto a causa del cancro di lì a breve. Nonostante questa consapevolezza, il ragazzo non ha mai smesso di studiare perché per lui quello della laurea era un obiettivo fondamentale da raggiungere.

La celebrazione dei funerali del ventiseienne si è effettuata nella giornata di mercoledì 6 febbraio e sul suo feretro è stata messa una sciarpa della Juventus, in quanto era un grande tifoso della squadra piemontese. All'uscita dalla chiesa, infatti, è stato dato un ultimo saluto al ragazzo con centinaia di palloncini bianconeri lanciati per aria.