Riguardo ai finanziamenti personali contratti con una banca o un istituto finanziario si è stati abituati a preoccuparsi fin da subito del tasso d'interesse, ma ora potrebbe non essere più così, grazie all'offerta di un tasso negativo che si affaccia sul mercato.
Finanziamenti personali a tasso negativo di nuovo disponibili
Con l'introduzione del tasso negativo, i prestiti potranno assumere una nuova forma: ad esempio si potrà prendere un prestito di 1.000 euro e restituirne solo 991,60. Questa formula è stata presentata per la prima volta in Italia alla fine del 2018, sotto forma di esperimento.
Adesso, tramite la piattaforma Facile.it e fino al 31 marzo 2019, sarà possibile accedere a dei finanziamenti al tasso del -1,5%, percentuale notevolemente più bassa rispetto al mercato (attualmente intorno al 6%). Questa forma di finanziamento, lanciata per la prima volta nel nostro Paese nel novembre del 2018, ha attirato migliaia di italiani. Quando per quest'anno si sono riaperte le sottoscrizioni, solo nel primo giorno di erogazione, si sono registrate centinaia di persone, con una media di richiesta finanziamento ogni 2 minuti. Anche la velocità di erogazione sembra straordinaria, la prima domanda di prestito è stata finalizzata in appena 5 ore dalla richiesta.
Durante l'esperimento avvenuto tra ottobre e novembre fecero domanda prevalentemente dipendenti (65%) e solo un piccola fetta di pensionati (12%).
Le richieste di accesso al credito sono arrivate da tutta Italia ma le regioni più interessate sono state il Lazio (primo posto), seguita dalla Lombardia e dall'Abruzzo.
L'esperimento condotto nel 2018 offriva un tasso d iinteresse del -1%, questa volta invece si è arrivati al -1,5%. Secondo Andrea Bordigone, responsabile del settore prestiti di Facile.it, l'obiettivo è quello di sensibilizzare i consumatori sui tassi d'interesse, in particolare sulle offerte di prestiti online che tradizionalmente hanno tassi d'interesse più bassi rispetto ai canali tradizionali.
Chi può chiedere il prestito
I cittadini che possono presentare domanda di finanziamento sono i lavoratori dipendenti, quelli autonomi, i liberi professionisti e anche i pensionati. Chi invece non può fare richiesta del prestito sono coloro che non hanno un reddito dimostrabile oppure lo hanno troppo basso, tale da non consentirgli di pagare le rate e anche coloro che hanno avuto in precedenza disguidi finanziari: come ad esempio prestiti precedenti non restituiti o morosi.