Era stanco di sentirsi vittima dei continui atti di bullismo e da mesi covava la sua la sua vendetta senza averne mai fatta parola con gli insegnanti. Così Z.A., un bambino di nove anni di Bursa (Turchia) ha messo in atto il suo piano vendicativo trasformandosi da vittima a bullo lui stesso per farsi giustizia da solo nei confronti di quei bambini che non smettevano di deriderlo e che pressantemente lo sottoponevano a soprusi. Così 25 dei suoi compagni sono finiti in ospedale.

I fatti

Durante l’ora di educazione fisica, mentre tutti i suoi compagni erano impegnati nelle attività ginniche, Z.A.

si è allontanato con una scusa e rientrato nella classe vuota ha iniziato a versare della colla liquida nelle bottigliette di acqua dei suoi compagni. Portato a termine il suo piano, è poi tornato alla sua lezione di ginnastica come se nulla fosse accaduto.

Una volta terminata la lezione, i bambini si sono ritrovati tutti nell’aula e assetati hanno iniziato, uno dopo l’altro, a reidratarsi con le loro bottigliette. Poco dopo, però, qualcosa è iniziato ad andare storto: la situazione cui hanno dovuto far fronte gli insegnati era fuori controllo. Tutti i bambini hanno iniziato a sentirsi male, così sono stati portati di corsa all’ospedale più vicino. Quello che ha insospettito i docenti, pero, è stato uno strano dettaglio: l’unico a non essersi sentito male è stato Z.A.

La confessione

Non c’è voluto molto per far crollare il piccolo. Infatti, poco dopo le pressanti domande degli insegnati che hanno chiesto a Z.A. se c’entrasse qualcosa con quanto accaduto, il bambino ha confessato. Il bullismo subito per mesi da parte dei suoi compagni, che lo additavano continuamente di essere un perdente e gli altri, invece, colpevoli di essere stati omertosi e non averlo mai difeso, era diventato troppo pesante da sopportare.

Così la rabbia sorda di Z.A. si è trasformata in un vero e proprio atto vendicativo, invertendo i ruoli e ricambiando, tristemente, i suoi compagni.

Il bambino vista la sua età non avrà conseguenze giuridiche ma sarà sicuramente difficile, per lui, riallacciare il legame già così fragile tra i suoi compagni, vittime, a loro volta, della rabbia repressa del piccolo.

Forse saranno gli insegnanti, ignari fino a quel momento degli atti di bullismo subiti da Z.A., a essere intermediari di questa riconnessione o, forse, per lui, non ci sarà altra soluzione che cambiare scuola.

Intanto, i 25 minori trasportati all’ospedale sono stati dichiarati dai medici tutti fuori pericolo di vita.