Si è spento la notte scorsa, all'età di 77 anni, a Zurigo, Bruno Ganz, l'attore divenuto famoso per l'interpretazione di Adolf Hitler nella pellicola cinematografica intitolata "La Caduta". Nato nella stessa città elvetica il 22 marzo del 1941, Ganz era figlio di un operaio. Sua madre era invece di nazionalità italiana.

Una carriera indimenticabile

Quella di Ganz è una carriera costellata da tantissimi successi. Il suo debutto nel mondo del Cinema risale al 1960, quando recita nel film Der Herr mit der schwarzen Melone. Da qui comincia il suo percorso che lo porterà ad essere uno degli attori più amati del panorama cinematografico.

Nel nostro Paese ha lavorato con importanti registi, come ad esempio Silvio Soldini, che lo ha voluto nella sua pellicola intitolata Pane e Tulipani. Il 28 febbraio prossimo al cinema uscirà un film dell'orrore dove Ganz ha interpretato Virgilio, il film si chiama La casa di Jack. Famosa e ben nota al grande pubblico è anche la sua interpretazione nel film dedicato al ciclista Fausto Coppi, dove interpretò il massaggiatore non vedente Biagio Cavanna, lo stesso che scoprì Coppi come sportivo. Ha interpretato anche Tiziano Terzani, nel film intitolato "La fine è il mio inizio": per lo stesso ha avuto sempre parole di elogio, definendolo appunto un grande giornalista, e non un santone.

Un grande attore di teatro

Bruno Ganz non era solamente un bravo attore nelle pellicole cinematografiche, ma aveva anche una grande passione per il teatro. Questo lo ha portato ad interpretare famose commedie e tragedie classiche, come quella del "Prometeo Incantenato", scritta da Eschilo, celebre drammaturgo greco antico. Nella tragedia si racconta la storia del gigante, Prometeo appunto, che viene punito dagli dei per aver dato la Conoscenza agli uomini.

Con Ganz se ne va sicuramente un grande pezzo del cinema, oltreché un grande professionista. La notizia della sua improvvisa scomparsa ha fatto immediatamente il giro del mondo. Colleghi e amici lo ricordano con affetto. Ha anche ricevuto numerosi premi, tra i tanti ricordiamo il David di Donatello, ricevuto nel 2000, come miglior attore protagonista proprio in Pane e Tulipani, e il Pardo alla carriera, ricevuto durante il celebre Festival del Cinema di Locarno (Svizzera). Viveva dividendosi tra Zurigo, Berlino e Venezia, ma è nel capoluogo svizzero che passava la maggior parte del tempo.