Una drammatica notizia ci giunge dalla Calabria dove un giovane di 35 anni è deceduto dopo essersi ammalato di un’infezione virale del tipo H1N1, meglio nota come "aviaria". Il giovane si era recato la settimana scorsa presso l'ospedale di Vibo, con gravi problemi respiratori. Successivamente è stato trasferito presso l'ospedale di Catanzaro, dove è purtroppo deceduto. Altro due familiari sono stati contagiati dallo stesso virus, ma fortunatamente le loro condizioni di salute non destano preoccupazione.

Il virus dell’aviaria fa una vittima in Calabria: morto in ospedale un giovane di 35 anni

Nel pomeriggio di ieri 9 marzo un giovane ragazzo di 35 anni, residente nel comune di FIlandri, in provincia di Vibo Valentia, è drammaticamente deceduto presso l'ospedale Mater Domini di Germaneto, a Catanzaro, dopo essere stato colpito dall'influenza H1N1, meglio nota come “aviaria”. Il giovane si chiamava Domenico Arena, e dalle prime ricostruzioni effettuate dagli inquirenti sembrerebbe che si fosse recato presso l'ospedale Jazzolino di Vibo, a causa di gravi problemi respiratori. I medici, dopo averlo visitato, hanno effettuato una prima diagnosi. Successivamente, notando le gravi condizioni di salute in cui versava, è stato trasferito presso l'ospedale di Lamezia Terme, dove è stato ricoverato in prognosi riservata.

Da li è stato poi trasferito nel policlinico universitario catanzarese in condizioni critiche e nonostante i medici abbiano tentato di fare il possibile per riuscire a salvarlo, non ci sono riusciti e nel pomeriggio di ieri è deceduto.

Altri due familiari colpiti dallo stesso virus

Ad essere stati colpiti dallo stesso virus sono stati altri due familiari del giovane che sono stati ricoverati in ospedale.

Fortunatamente però, dopo alcuni giorni le loro condizioni di salute sono progressivamente migliorate e al momento non si troverebbero in pericolo di vita.

Sgomento e incredulità nel piccolo comune di Filandari dopo l'apprensione di questa tragica notizia. La società calcistica Asd Filandari ha chiesto alla FIGC di rinviare l'incontro di terza categoria con il San Costantino, in segno di rispetto per questa prematura morte. I dirigenti della società rossoblù hanno infatti spiegato in una nota su Facebook: “Non ci sentivamo di giocare una partita di calcio durante i funerali di un ragazzo della nostra comunità”.