Intorno alle ore 22:15 di ieri, i vigili del fuoco sono intervenuti, in seguito ad una chiamata, in Via Cascina dei Prati, nel quartiere Bovisasca, periferia nord di Milano: giunti sul posto, hanno spento le fiamme che avvolgevano un gabbiotto metallico, utilizzato solitamente dai residenti come deposito per la spazzatura. In realtà il rogo, probabilmente di origine dolosa, nascondeva ben altro: dopo aver domato l'incendio, i pompieri si sono ritrovati di fronte ad un macabro spettacolo, notando un corpo decapitato e smembrato.

Poco lontano dal cadavere straziato e carbonizzato sarebbero state ritrovate le altre parti del corpo e una bombola di gpl da campeggio che, per fortuna, non è deflagrata nonostante l'incendio.

I vigili del fuoco hanno prontamente provveduto ad avvertire le forze dell'ordine che sono accorse sul posto dove, nel frattempo, si era riversata una nutrita schiera di curiosi attirati dalle sirene delle volanti.

L'arrivo degli inquirenti e l'avvio delle indagini

Dopo l'arrivo della polizia e un primo sopralluogo da parte del magistrato di turno Paolo Storari, nel gabbiotto - circondato da una rete metallica - e nei luoghi circostanti si sono subito messi al lavoro Scientifica e medico legale per effettuare i rilievi che si sono protratti fino all'alba di questa mattina.

La ricerca e il reperimento di prove utili per provare a risalire alle identità di vittima e assassino non sono risultati affatto semplici, considerato che il gabbiotto di solito viene adoperato come una sorta di piccola discarica, contenente una gran mole di materiali differenti, nonché danneggiati dall'incendio.

Di conseguenza, per gli investigatori sarà piuttosto arduo riuscire ad individuare nel cumulo di spazzatura carbonizzata eventuali indizi lasciati dal killer o appartenenti alla vittima.

Vittima e prime ipotesi sull'accaduto

Il corpo carbonizzato scoperto allo spegnimento delle fiamme è risultato privo di testa, braccia e gambe che sarebbero state amputate all'altezza delle ginocchia.

Inoltre pare che gli investigatori siano riusciti ad individuare le altre parti del cadavere poco lontano dal luogo in cui è avvenuto il ritrovamento.

I resti sono stati profondamente devastati dalle fiamme, al punto tale da rendere impossibile un'immediata identificazione del sesso della vittima: tuttavia, nelle ultime ore è emerso che potrebbe trattarsi di una donna.

Ad ogni modo, per avere delle risposte maggiormente attendibili, sarà necessario attendere i risultati dell'autopsia e delle analisi di dna e impronte digitali. Nel frattempo, gli inquirenti sono già al lavoro per controllare tutte le denunce di scomparsa presentate in queste ultime settimane.

Al momento la polizia ipotizza che l'incendio sia stato appiccato dall'assassino per far sparire il cadavere e qualsiasi traccia del suo efferato delitto. L'omicidio e lo smembramento del corpo, invece, sarebbero avvenuti altrove, e solo in un secondo momento il killer potrebbe aver portato i resti nel gabbiotto di discarica aiutandosi con una valigia, generando il rogo per fare in modo che la vittima potesse sparire tra le fiamme.