L'ex suora Maria Angela Farè è stata condannata dalla Corte di Appello di Milano a tre anni e mezzo di carcere e al versamento di 50 mila euro alla famiglia della vittima. La religiosa è accusata di aver violentato Eva Sacconago, successivamente morta suicida all'età di 26 anni. Il tribunale ha condannato la donna soltanto per l'ultimo abuso, tralasciando quelli precedenti.
La suora è stata condannata per violenza sessuale e stalking
È stata condannata alla Corte di Appello di Milano l'ex religiosa Maria Angela Farè a tre anni e mezzo di carcere con l'accusa di violenza sessuale e stalking ai danni di una ragazza di 26 anni, Eva Sacconago, suicidatasi a 26 anni nel 2011.
Inoltre le Figlie di Maria Ausiliatrice (la congregazione di cui la suora faceva parte) sono tenute a versare 50 mila euro di risarcimento alla famiglia della ragazza. È stata quindi confermata con qualche ritocco la sentenza del Tribunale di Busto Arsizio. La ragazza aveva con la suora una relazione sentimentale iniziata quando era ancora minorenne, e poi sfociata in una vera e propria persecuzione da parte della religiosa mediante messaggi e mail ed una violenza sessuale avvenuta nel giugno 2011, per la quale probabilmente la ragazza ha poi deciso di togliersi la vita.
L'iter processuale
Il pg Maria Vittoria Mazza aveva inizialmente chiesto per la religiosa sette anni di carcere, considerando altri abusi sessuali precedenti con quello del giugno 2011.
Questa serie di reati contestati però non sono stati presi in considerazione, così sono stati disposti per l'ex religiosa soltanto tre anni e mezzo di pena detentiva. Sarà il testo del verdetto disponibile fra 30 giorni a motivare ulteriormente la sentenza emessa dalla Corte di Appello. I difensori della Farè hanno già annunciato di ricorrere in Cassazione per riaprire il processo.
La perizia psichiatrica di Eva Sacconago
La Corte di Appello di Milano inoltre hanno precisato che i risultati di una perizia psichiatrica di Eva Sacconago aveva evidenziato che la giovane non aveva disturbi psichici, e che la suora aveva assunto con lei atteggiamenti definiti “ambigui” fin dalla frequentazione di Eva Sacconago dell'oratorio, ovvero quando era ancora minorenne. Il pg Mazza ha poi spiegato che dal semplice affetto di una religiosa che avrebbe dovuto semplicemente accudire una bambina si è passati ad una serie di abusi a carattere sessuale.