E' arrivata questa mattina la sentenza del tribunale di Lione, in Francia, che condanna a sei mesi di carcere il cardinale Philippe Barbarin, accusato di aver coperto diversi episodi di abusi su minori. Gli stessi, sarebbero stati commessi a cavallo tra gli anni '70/ '80, dal sacerdote Bernard Preynat. Quest'ultimo, secondo quanto riporta la stampa locale e nazionale, avrebbe compiuto numerosi atti espliciti nei confronti di scout minorenni. La sentenza è stata ritenuta ingiusta dai legali del cardinale, che annunciano quindi ricorso contro la decisione dei giudici.

Il processo è iniziato a gennaio scorso

Il processo che vede imputato il porporato è cominciato lo scorso gennaio, e nel corso delle udienze sono comparsi davanti alla sbarra del tribunale alcune persone che in passato hanno avuto rapporti di collaborazione con il religioso. Luis Francisco Ladaria, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, è l'unica persona che non si è presentata in tribunale, e ha opposto l'immunità diplomatica. Barbarin ha negato le accuse, e ha dichiarato che mai nella sua carriera ha coperto fatti gravissimi, come gli abusi appunto. Anzi, sarebbe lui stato lui stesso a dire ad una delle vittime di rivolgersi alla giustizia, e denunciare quanto accaduto. In effetti, la notizia degli abusi arrivò proprio al Vaticano, ovvero all'ufficio della Congregazione per la Dottrina della Fede, la quale suggerì allo stesso Barbarin di adottare severe misure disciplinari nei confronti del presunto pedofilo, ma nella stessa missiva si leggerebbero anche le seguenti parole, ovvero il consiglio è quello di "evitare lo scandalo pubblico".

Per cui il porporato, dal canto suo, ritiene si aver seguito alla lettera le indicazioni che gli sarebbero giunte dagli organi competenti. La sentenza di questa mattina, sei mesi di reclusione, lo ricordiamo, è stata emessa anche con la condizionale.

Sulla storia è stato tratto anche un film

Inoltre, secondo quanto riporta il quotidiano italiano La Stampa, su questa ennesima storia di abusi all'interno della Chiesa, sarebbe stato realizzato anche un film, dal titolo "Grazie a Dio".

Lo stesso, prende proprio le mosse da una affermazione fatta dallo stesso Barbarin durante una conferenza. La trama della pellicola ruota proprio attorno ai fatti che riguardano Preynat, e alla nascita dell'associazione che ha promosso le denunce degli abusi.