Era ormai da un pò di tempo che una numerosa baby gang intimoriva e terrorizzava i coetanei che stazionavano nella zona di Arco della Pace, a Milano. La banda che finora aveva agito indisturbata, costituita da 14 giovani tra cui ben 9 minori (i componenti hanno tutti un'età compresa tra i 15 ed i 22 anni, ndr) è stata sgominata dai carabinieri. I malviventi sono finiti tutti in manette, accusati a vario titolo di lesioni personali e rapina aggravata. Molte le vittime di questo giovane gruppo criminale del quale facevano parte anche 3 ragazze.

L'inchiesta è stata denominata 'Paranza'

L'autorità giudiziaria ha disposto per tutti i 14 fermati un'ordinanza di custodia cautelare con l'accusa di danni personali e rapina aggravata: per quanto riguarda i 9 minorenni, una ragazza è stata portata in una comunità mentre gli altri 8 sono stati arrestati.

Le indagini gestite dai carabinieri di Corso Sempione sono iniziate nel febbraio dello scorso anno, l'inchiesta è stata denominata "Paranza", citazione che riprende il titolo del libro di Roberto Saviano intitolato "La paranza dei bambini". In effetti ci sono delle analogie tra i fatti narrati dallo scrittore napoletano e quelli accaduti a Milano. Saviano racconta la storia di dieci bambini e adolescenti pronti a 'conquistare' la città di Napoli, entrando nella triste e crudele realtà di una violenza spietata e disumana che ormai faceva da protagonista nella vita di tutti i giorni.

La baby gang si confondeva nella movida milanese

La baby gang approfittava spesso anche della caotica movida milanese per agire indisturbata e senza problemi. Gli episodi avvenuti, circa una ventina, che riguardano le rapine e i danni personali si sono verificati nel periodo tra giugno 2017 e aprile 2018, soprattutto nella zona dell'Arco della Pace vicino Parco Sempione, spesso frequentata dai giovani per via dei molti locali aperti anche la sera.

I fatti accaduti sono stati particolarmente violenti e selvaggi, poiché nelle azioni venivano utilizzare anche spranghe, coltelli e bottiglie di vetro. Secondo il giudice, infatti, i ragazzi e le ragazze seppur giovanissimi hanno agito con crudeltà e ferocia nei confronti delle loro vittime e in molte circostanze anche in gruppo.

Ad adescare le vittime erano le ragazze che, dopo aver scelto il loro "bersaglio", lo avvicinavano con la scusa di una sigaretta o qualunque altra normale gestualità. Qui scattava l'aggressione del branco.