In un fotogramma estratto da un filmato in super 8, risalente alla drammatica mattina del 2 agosto 1980, sembrerebbe che Paolo Bellini, ex membro di Avanguardia Nazionale, fosse presente alla stazione di Bologna. Bellini era stato prosciolto, ma ci sarebbero delle intercettazioni che rendono la questione ben più complessa rispetto a quanto si è sempre creduto. La Procura di Bologna ha chiesto ora la revoca del proscioglimento per l'uomo, così da poter riaprire le indagini.

Un filmato del 1980 sembra mostrare Bellini nella stazione di Bologna

Il 2 agosto 1980 la stazione di Bologna fu teatro di una delle stragi italiane più terribili e anche più misteriose della nostra storia.

Nonostante la conclusione delle indagini, i sospetti che non tutti i misteri fossero stati risolti sono sempre stati molti. Adesso, a distanza di quasi quaranta anni, è emerso un filmino amatoriale girato da un turista tedesco. In esso si vedono i momenti precedenti e successivi all'esplosione. Ciò che però colpisce è un particolare fotogramma in cui sembra apparire Paolo Bellini, ex membro di Avanguardia Nazionale. Non è ancora chiaro se si tratti proprio di costui o di una persona molto somigliante, ma su queste basi la Procura generale di Bologna ha fatto richiesta della revoca del proscioglimento di Bellini per riaprire le indagini a suo carico.

I misteri sulla strage di Bologna

Non è la prima volta che il nome di Bellini viene ricollegato ai drammatici eventi di quel giorno.

In un'intercettazione del 1996 Carlo Maria Maggi, ex capo di Ordine Nuovo (condannato per la strage di Brescia), disse a un famigliare che i fatti di Bologna erano riconducibili alla banda Fioravanti. Inoltre, sempre secondo questa intercettazione, al fatto partecipò un "aviere" che portò materialmente l'esplosivo. Per alcuni questo sarebbe un elemento che riconduce proprio a Bellini dal momento che era noto per la passione del volo, tanto da ottenere anche il brevetto come pilota.

Ma la Procura inserisce anche un terzo elemento. Secondo gli atti del processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia, ci sarebbe stato un intreccio di rapporti oscuri proprio tra Bellini e Sergio Picciafuoco. Quest'ultimo fu condannato in primo grado per la strage, ma venne poi assolto. Fu comunque confermato che Picciafuoco fosse presente alla stazione durante l'esplosione; infatti fu anche ferito e diede una falsa identità ai soccorritori che lo aiutarono.