La sentenza è arrivata, come una doccia gelata, nelle scorse ore: "Il marito l'avrebbe uccisa comunque" e, dunque, la Corte d’appello di Messina ha deciso di annullare il risarcimento precedentemente riconosciuto ai tre figli rimasti orfani di Marianna Manduca. La donna, 12 anni fa, è stata uccisa nel catanese dal marito e nel 2017 i giudici di primo grado avevano riconosciuto ai tre ragazzini un risarcimento di 259.200 euro. La notizia è stata diffusa da Mara Carfagna, vice presidente della Camera e deputata di Forza Italia, che si è dichiarata "incredula e indignata".

Il risarcimento va restituito

I familiari e gli amici lo sapevano bene: l'omicidio di Marianna Manduca è stato l'ennesimo caso di femminicidio annunciato. Per i giudici, però, la donna uccisa a coltellate il 3 ottobre 2007 - non poteva essere salvata: il marito l'avrebbe assassinata comunque. A niente sarebbe servito sequestrare l'arma del delitto (che più volte, l'uomo, aveva brandito di fronte alla consorte); per questo motivo, la Corte d'appello di Messina, ha deciso di annullare il risarcimento pari a 259.200 euro che, i giudici di primo grado del Tribunale di Messina avevano riconosciuto, nel giugno di 2 anni fa, ai tre figli minorenni di Marianna.

Ai magistrati rimasti inerti di fronte a ben 12 denunce presentate dalla donna, infatti, era stata riconosciuta la responsabilità civile.

I tre orfani, dunque, dovranno restituire quella somma. Carmelo Calì, cugino di Marianna, arrabbiatissimo, ancora non sa come spiegarlo ai "suoi" tre ragazzi che ora hanno rispettivamente 17, 16 e 14 anni e stanno provando ad inventarsi una nuova vita a Senigallia, nelle Marche. "I giudici sono intoccabili. Eccoci qui a fare i conti con un’ingiustizia.

L'ennesima" ha tuonato deluso.

L'indignazione di Mara Carfagna

L'azzurra Mara Carfagna si è detta subito indignata per quanto deciso dalla Corte d'Appello in quanto è come se questa sentenza inviasse il messaggio che denunciare i compagni violenti sia inutile. La deputata ha inoltre giudicato "sconvolgente" il fatto che, in nome del popolo italiano, sia stato sentenziato che non vi fu alcuna negligenza da parte di coloro che, preposti a proteggere la nostra vita e a fare giustizia, han deciso di ignorare le disperate richieste d'aiuto inviate da Marianna Manduca.

Poi, prima di augurarsi che la Cassazione riporti legalità e giustizia, delusa ha aggiunto "Siamo di fronte all'ennesima beffa verso le vittime di violenza che hanno trovato il coraggio di denunciare e verso gli indifesi".