Una bimba di soli 2 anni, mentre era con i genitori in un McDonald's, ha trovato, e si è messa in bocca, un preservativo usato trovato nella sala ristorante. L'incredibile vicenda è accaduta a Perth, capitale dell'Australia Occidentale ed è stata resa nota dalla mamma della piccola, Wendy. Il direttore del locale si è scusato con la famiglia, ma nessuno dimenticherà facilmente quanto accaduto. Tra tre mesi la bambina sarà sottoposta ai test per accertarsi che non abbia contratto malattie sessualmente trasmissibili (STD).
Mangiamo da McDonald's?
Ieri, venerdì 19 aprile, Wendy si trovava con la famiglia a Warnbro, sobborgo residenziale che occupa la parte meridionale di Perth ed intorno alle 18:00 ha deciso di entrare in un fast food della celebre catena americana McDonald's.
Volevano godersi una cena tranquilla e poco impegnativa: hamburger, bibite, patatine e un Happy Meal per la piccola di casa. Invece, neppure il tempo di ordinare, e la cena si è trasformata in incubo.
Come ha raccontato la giovane madre, ancora scossa per l'accaduto, tutto è successo mentre erano in fila alla cassa per effettuare l'ordinazione. Lei era davanti, mentre il marito e la figlia la seguivano a breve distanza. Probabilmente l'uomo ha perso di vista per pochi secondi la bimba e, quando, si è voltato verso di lei per controllarla l'ha vista portarsi alla bocca un oggetto scuro, in plastica. In un secondo ha capito che si trattava di un preservativo usato di colore nero, raccolto dalla piccola in un angolo della sala ristorante.
Nello stesso istante anche Wendy si è girata e nel vedere la bambina che succhiava un profilattico è rimasta inorridita.
La corsa in ospedale
Wendy ed il marito quando hanno realizzato quello che la piccola stava facendo sono subito corsi verso di lei. "Le abbiamo subito lavato la bocca e le mani e le abbiamo dato dell'acqua da bere.
Eravamo terrorizzati", ha raccontato la donna prima di ammettere: "In queste situazioni non sai davvero cosa fare".
La coppia ha poi portato la piccola presso il più vicino ospedale per assicurarsi che non avesse contratto qualche malattia sessualmente trasmissibile. Il dottore che ha visitato la bimba, però, ha spiegato loro che non potevano sottoporla agli appositi test subito, ma avrebbero dovuto attendere 3 mesi.
Il medico, per escludere fin da subito ogni evenienza, ha quindi chiesto alla donna di portare in clinica il preservativo, così avrebbero potuto analizzarlo.
Il personale del fast food, in un primo momento, si è dimostrato reticente, ma poi il direttore del negozio si è scusato per il terribile incidente e ha dichiarato: "La pulizia e la sicurezza sono le nostre priorità. Siamo molti dispiaciuti per quanto accaduto. Prendiamo molto sul serio questo genere di cose".