Dal Nebraska, Stato nel cuore degli Stati Uniti, arriva una storia estrema di maternità surrogata. Cecile Eledge, una donna di 61 anni, nei giorni scorsi ha partorito la sua nipotina. La piccola è stata concepita in vitro per conto di suo figlio Matthew, gay sposato con Elliott Dougherty. "Volevo fargli un dono" ha commentato la donna. Il suo gesto unico (è il primo caso al mondo) ha acceso un dibattito sul web e ha sollevato, inevitabilmente, polemiche.

'Un dono per mio figlio'

Nei giorni scorsi Cecile Eledge, ha partorito la sua nipotina e ha voluto condividere il lieto evento sui social spiegando anche perché a più di 60 anni ha deciso di affrontare una Gravidanza.

Suo figlio Matthew, 32 anni, è gay e quando ha deciso di portare all'altare il suo Elliott, barbiere, ha dovuto scontrarsi contro una mentalità ottusa e tanti pregiudizi. Ha addirittura dovuto rinunciare al suo lavoro d'insegnante in una scuola cattolica. D'altra parte, il Nebraska è uno degli Stati più conservatori degli Stati Uniti e la vita, per chi dichiara la propria omosessualità, è tutt'altro che semplice.

Matthew ed Elliott avrebbero voluto anche un figlio tutto loro, ma a Omaha, la loro città, per una coppia gay adottare un bambino è un obiettivo praticamente irraggiungibile. Così, hanno iniziato a prendere in considerazione la fecondazione in vitro. A questo punto, Cecile, nonostante l'età relativamente avanzata si è offerta di portare avanti la gravidanza.

E' stato il regalo di una madre a suo figlio, ha commentato la donna.

La gravidanza e il parto

I dottori, inizialmente, erano perplessi, ma poi, dopo aver visitato la donna e aver accertato il suo perfetto stato di salute, hanno acconsentito. E l'avventura della famiglia Eledge è potuta iniziare. Matthew ha fornito il necessario materiale genetico maschile mentre Lea Yribe, la sorella di Elliott, ha donato qualche ovulo.

Per sostenere la fecondazione, i medici hanno somministrato a Cecile alcuni estrogeni. La gravidanza, come ha ricordato la donna, è trascorsa tranquilla e, due settimane fa, all'ospedale di Omaha è venuta alla luce la piccola Uma Louise Dougherty Eledge, la prima bimba al mondo ad essere stata partorita dalla nonna.

La notizia della nascita di Uma - che sintetizza il Dna sia di Matthew che di Elliot - è stata accolta con giubilo, ma non sono mancate critiche.

Se tante persone sono rimaste colpite dal coraggio e dal grande affetto che unisce la famiglia, però altrettante hanno commentato con malignità l'evento. Qualcuno li ha accusati di aver spettacolarizzato una nascita, mentre altri sono arrivati addirittura ad insinuare che Matthew avesse avuto dei rapporti sessuali con la madre.