La Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, in questi giorni ha sequestrato preventivamente la somma di 181mila euro F.C., la 47enne accusata di truffa aggravata a Rossano, in provincia di Cosenza.

L'indagine

Un altro obiettivo raggiunto dalla Guardia di Finanza di Rossano che, con questa indagine, ha dimostrato ancora una volta la presenza capillare sul territorio. La Compagnia svolge costantemente attività di controllo economico sul territorio, questa indagine specifica si è stretta intorno alla 47enne ed era stata aperta a novembre del 2018 sotto il coordinamento del procuratore della Repubblica dottor Eugenio Facciolla.

La verità

Dalle indagini della Guardia di Finanza è emerso che F.C. è stata considerata invalida al 100% dall'Azienda di Sanità Locale di Rossano; nelle immagini delle Fiamme Gialle è stata inoltre ripresa sulla sedia a rotelle. La condizione della donna, sulla carta, risultava critica, perché reputata incapace di svolgere attività quotidiane e questo le garantiva una indennità di accompagnamento. Foto e video dell'attività di indagine, però, mostrano la verità: non solo la 47enne sarebbe in grado di svolgere quelle attività in maniera autonoma, ma è risultato non esserci il minimo impedimento. Inoltre, la donna è stata vista alla guida dell'auto ogni giorno, in totale autonomia, senza che ci fosse la necessità di dispositivi di assistenza per le persone con le problematiche di deambulazione da lei dichiarate.

Tre canali di guadagno e una vita ordinaria

Oltre all'indennità percepita per quella che è stata dichiarata una falsa invalidità, la donna gestiva un’agenzia di finanziamento e prestiti a privati e percepiva anche uno stipendio perché nel 2008 vinse un bando pubblico come insegnante in una scuola di Canosa di Puglia, dove di fatto non avrebbe svolto alcuna lezione, perché giustificata dai certificati medici.

La Procura e gli uomini delle Fiamme Gialle hanno visto un'altra donna rispetto a quella raccontata della documentazione medica. Una donna che, oltre a vivere a lavorare in maniera autonoma, riesce anche a badare alla propria famiglia.

Ascoltati i medici

Dopo aver osservato la donna e constatato che non vi fosse un impedimento visibile tale da essere considerata invalida al 100%, le indagini sono state portate avanti dal Pubblico Ministero dottoressa Angela Continisio che ha ritenuto opportuno parlare con i medici che avevano visto la donna negli anni per revisionare la sua condizione.

Da quanto emerso dalla Guardia di Finanza, anche i medici si sarebbero sorpresi da quanto visto nelle foto e nei video che riprendono la donna in attività quotidiane, di certo una condizione migliore di quella che loro avevano constatato alla visita di controllo.

Sequestro e confisca

A chiudere questo capitolo è stato il Gip (Giudice per le indagini preliminari) della Procura di Castrovillari, il dottor Luca Colitta, il quale ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca del denaro di F.C. e, in caso di deficit, anche dei beni considerati derivanti dall'attività illecita della donna. Il reato del quale è stata accusata F.C. prevede la reclusione in carcere da uno a cinque anni.