È una vicenda abbastanza singolare quella che giunge dal Salento, e precisamente da Lecce, dove un giovane, la cui identità non è stata rivelata per ovvi motivi di privacy, ha subito dei danni notevoli alle sue parti intime durante un'operazione per togliere un'ernia. Secondo quanto riporta la stampa locale, l'uomo si è recato in una nota struttura sanitaria locale nel 2010, una clinica per la precisione, dove è stato sottoposto all'intervento. Quest'ultimo doveva essere di routine, ma qualcosa è andato per il verso sbagliato. Dall'analisi dei periti di parte è emerso che durante le manovre chirurgiche, il testicolo destro è divenuto atrofico a causa di un'ischemia.

Operazione per ricostruirlo

Quando il paziente si è risvegliato ha fatto l'assurda scoperta. A questo punto ha deciso di sottoporsi ad un intervento di chirurgia plastica, mirato a ricostruire la forma dell'organo, la quale è stata ricavata con una protesi in silicone. Nel frattempo è cominciata la causa civile, che oggi vede condannati, con una sentenza emessa dal Tribunale di Lecce, sia il medico che ha eseguito l'operazione all'ernia, che la struttura sanitaria. Secondo chi indaga infatti, la stessa doveva vigilare sull'operato del personale sanitario. All'uomo dovranno andare 40 mila euro, cifra stabilita dai legali per i danni biologici e morali causati da questo increscioso incidente. Era il 2010, come detto, quando il paziente si sottopose alla delicata operazione, ma solo nel 2012 ha intentato la causa contro il medico.

All'uomo dovranno andare anche 21 mila euro, cifra questa spesa per le successive operazioni per rimettere a posto la parte danneggiata.

La casa di cura si difende

Sulla vicenda è intervenuta anche la direzione della struttura sanitaria, che ha informato, attraverso il suo legale, Nicoletta Galluccio, che il medico che ha effettuato l'intervento presso la loro struttura era un libero professionista, e quindi non era un loro dipendente.

Secondo l'accusa invece la casa di cura doveva vigilare, come su detto, sull'operato del sanitario. L'intervento era piuttosto urgente, ma quella che doveva essere un'operazione relativamente semplice si è trasformata in un vero e proprio incubo. Sicuramente nei prossimi giorni, o al massimo nelle prossime settimane, si potranno conoscere ulteriori particolari su questa assurda vicenda.

Non è il primo caso del genere che si sente, e probabilmente non sarà l'unico. Dalla struttura sanitaria non ci sono, al momento, ulteriori dichiarazioni o commenti. Il giovane resterà scosso a vita da quanto gli è successo, non immaginava mai che potesse perdere un'organo in questa maniera.