La tensione in Libia è ancora alle stelle. Il generale di Tobruk, Khalifa Haftar - a capo dell’Esercito nazionale libico (Lna) - ha annunciato di voler marciare su Tripoli. Eni, ha deciso di evacuare in via “precauzionale" tutto il personale presente nel paese nordafricano. Gli scontri non si fermano, la situazione è caotica e seria e, nelle scorse ore, il Premier Giuseppe Conte, al telefono con il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, si è detto preoccupato per gli sviluppi.

Evacuazione in via precauzionale

Come spiegato dal sito dell'emittente Libya Ahrar, il governo libico di Fayez al Sarraj ha dichiarato di aver riconquistato il "controllo sulla totalità dell'aeroporto di Tripoli", mentre ieri era giunta la notizia della presa, da parte degli uomini di Haftar, dello scalo.

Le forze dell'Esercito nazionale libico hanno anche comunicato di aver decretato una no-fly zone relativamente alla parte ovest del Paese: dunque la regione occidentale è ora una zona militare interdetta all'aviazione e qualsiasi drone o aereo militare, di conseguenza, è considerato - come precisato su Facebook dal portavoce Ahmed Mismari - "un obiettivo nemico".

Gli scontri tra le milizie che difendono il premier Fayez al Sarraj e le forze del generale Kahlifa Haftar sarebbero arrivati fino ad Ain Zara, un quartiere sud-orientale di Tripoli e la situazione preoccupa non poco Eni. La compagnia petrolifera, infatti, d'accordo con la Farnesina. ha deciso di evacuare in via “precauzionale” tutto il personale impiegato in Libia.

La multinazionale, ricordiamo è presente non solo a Tripoli, ma anche nel giacimento di Wafa, in Tripolitania e in quello di El Feel, a sud del Paese.

In una nota, Eni, ha precisato che la situazione nei diversi campi è per il momento sotto controllo e si sta monitorando con grande attenzione l’evolversi della situazione.

Conte: 'Preoccupano gli sviluppi"

La Libia è sull'orlo di una nuova guerra civile e l'Europa guarda con apprensione gli sviluppi nel Paese nordafricano. Nelle scorse ore, con una nota, Palazzo Chigi ha fatto sapere che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha avuto, stamani, un colloquio telefonico con Antonio Guterres (segretario generale delle Nazioni Unite) che recentemente ha incontrato proprio Haftar.

Conte si è detto preoccupato ed ha ribadito che l'italia è disposta a sostenere il Paese nel delicato processo di transizione Politica guidato dalle Nazioni Unite. Un percorso che si spera possa portare - in maniera efficace e sostenibile - alla definitiva stabilizzazione e pacificazione del Paese.

Anche il Ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, in conclusione dei lavori della ministeriale G7 di Dinard, in Bretagna, ha precisato che seppur Italia e Francia hanno spesso "uno sguardo diverso" sulla situazione in Libia, entrambe, hanno a cuore una rapida soluzione costruttiva che scongiuri un intervento militare.