Emanuela Saccardi, mamma 47enne, manca dalla sua abitazione di San Giorgio (in provincia di Piacenza) dal 23 aprile scorso. La donna, uscita di casa per recarsi al lavoro (è cassiera presso il supermercato della catena Il Gigante) sembra sparita nel nulla. I familiari, però, non credono che si sia allontanata volontariamente: "Non aveva motivo" sostengono marito, figlia e colleghi. E, ora, se il tempo si manterrà stabile le ricerche potrebbero riprendere.
Le ricerche
Da più di tre settimane non si hanno tracce di Emanuela Saccardi. Martedì 23 aprile, poco dopo le 7 ha lasciato i figli dai nonni, a San Polo di Podenzano (sempre in provincia di Piacenza) e si è diretta al lavoro, presso il supermercato del centro commerciale di San Nicolò (piccola frazione del comune di Rottofreno), dove è stata assunta 17 anni fa.
Emanuela è sempre puntuale e precisa, così, i colleghi quando non l'hanno vista arrivare, hanno provato a chiamarla al cellulare. Poi, non avendo risposta, hanno chiamato il marito, Mauro. L'uomo, preoccupato, ha quindi avvertito i carabinieri e ha fatto scattare le ricerche.
L'auto della donna, una Toyota (modello Yaris) di colore bianco, è stata rinvenuta in città in un parcheggio di Piacenza, in via del Pontiere (zona Piazzale Milano). Al suo interno, c'erano le chiavi e la borsa (con portafogli, documenti, ma senza smartphone). Le operazioni avevano impegnato per giorni un centinaio di persone: carabinieri, sommozzatori di Torino e di Milano, vigili del fuoco, diverse unità cinofile, Protezione Civile e i volontari dell'Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze (ANPAS).
Il campo base delle ricerche, inizialmente allestito nei pressi del parcheggio di via del Pontiere, era stato poi postato nella frazione di Mortizza, più vicino al fiume Po.
Le ricerche, che avevano visto anche alzarsi in volo i droni, erano state interrotte però per motivi legati alle condizioni meteo. Ora, però. come confermato dalla Prefettura di Piacenza, se il "tempo" si manterrà buono riprenderanno le ricerche e, con ogni probabilità, le verifiche si concentreranno nuovamente lungo il fiume.
Avances insistenti
Le ricerche di Emanuela Saccardi erano state sospese alla fine del mese di aprile. I carabinieri, però, hanno continuato l'attività investigativa. Una delle piste più battute dagli inquirenti è l'allontanamento volontario, ma chi conosceva bene la donna non ha mai preso in considerazione questa ipotesi. Familiari ed amici, infatti, sono certi che era serena, premurosa e presente: non aveva motivo per lasciare i suoi cari senza dire una parola.
Qualche giorno fa, la figlia della 47enne, Alessia, dopo aver lanciato un nuovo accorato appello ha raccontato che la mamma aveva ricevuto alcune avances da dei clienti. "Qualcuno - ha spiegato - l'ha invitata a bere un caffè e le ha chiesto il numero di cellulare. La ragazza, poi ha azzardato: "Forse c'era un cliente particolarmente insistente e, dopo un rifiuto della mamma si è arrabbiato. Non si può mai sapere".