Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha annunciato la sua intenzione di procedere con controlli a tappeto sui negozi che vendono la cosiddetta cannabis legale. Dopo un incontro con alcuni rappresentanti di comunità di recupero, il vicepremier ha affermato che “non possiamo aspettare i tempi della giustizia, quella della droga è una vera emergenza ed è necessario intervenire, nel rispetto della democrazia, per chiudere questi negozi. Sono necessarie le maniere forti”.

“In Italia oltre mille negozi che vendono cannabis, uno a cento metri da Palazzo Chigi”

“La quasi totalità dei rappresentanti delle comunità di recupero che ho incontrato mi ha chiesto un approccio severo e rigido nei confronti dei punti dove si vende cannabis legale e ho intenzione di andare incontro a questa richiesta – ha affermato il ministro Salvini – da domani (oggi, ndr) partiranno controlli a tappeto in tutti negozi che vendono cannabis". Il ministro ha aggiunto che nel nostro Paese risulta ne siano attivi più di mille, uno persino a cento metri dalla sede del governo.

L'obiettivo non sono i consumatori – ha proseguito Salvini – puntiamo alla certezza del carcere per gli spacciatori colti in flagranza di reato.

Quindi, via ai controlli nei negozi con l’obiettivo di chiuderli tutti, uno per uno”.

Il parere del Consiglio superiore di sanità: la cannabis light non è esente da pericoli

La dura posizione di Matteo Salvini a proposito della cannabis light ha trovato già lo scorso anno un punto d’appoggio nel Consiglio superiore di sanità, chiamato a esprimere un parere in merito da parte del Ministero della Salute: il Css aveva risposto affermando che non può essere esclusa la pericolosità di prodotti che “contengano o che siano costituiti da infiorescenze di canapa” e aveva raccomandato esplicitamente che ne fosse vietata la vendita.

Il ministro Grillo: “Nei canapa shop non si vende droga ma servono restrizioni”

Giulia Grillo, ministro della Salute, sul tema della cannabis light si trova su posizioni opposte a quelle di Salvini: “Nei canapa shop non si vende droga, se il ministro dell’Interno è in possesso di informazioni delle quali non sono in possesso, e questo non posso escluderlo, allora occorre altri tipi di considerazioni.

Il mio ministero si occupa degli aspetti legati alla salute, i canapa shop vendono prodotti dove la concentrazione del Thc, il principio attivo della cannabis, è ridotto in modo da non poter avere un effetto stupefacente”.

E’ sbagliato affermare che in Italia vi sia la droga libera – ha aggiunto il ministro Grillo – ma al tempo stesso occorre tutelare sempre le categorie più esposte e fragili, come le donne in gravidanza e i minori. Sotto questo aspetto interverremo definendo restrizioni alla vendita”.