Come in un supermercato o in un qualsiasi punto vendita di un centro commerciale, solo che il posto in questione è un luogo di culto, anzi tre. Per la prima volta in Italia, 'in via sperimentale', il Pos, l'apparecchio che consente il pagamento telematico tramite carta di credito o bancomat, approda in tre parrocchie della diocesi di Chioggia, Venezia.

L'idea è del vescovo, monsignor Adriano Tessarollo, esponente delle gerarchie ecclesiastiche sempre attento alle innovazioni tecnologiche e alle soluzioni d'uso del mondo contemporaneo che ha deciso di avviare questa novità per agevolare le offerte da parte dei fedeli e, al tempo stesso, scongiurare i furti nella vecchia cassetta delle offerte, al momento messa da parte.

Non sono mancate polemiche e contestazioni di cittadini indignati.

Carità 2.0, le donazioni si fanno con il Pos

Pare che il primo ad usare il nuovo servizio e fare un'offerta con carta di credito sia stato un turista straniero per niente sorpreso dall'opzione. Ha strisciato la carta per una donazione la cui cifra resta top secret. L'idea di monsignor Tessarollo è stata applicata in tre chiese di Chioggia, altrimenti detta 'la piccola Venezia', dove sono stati installati terminali per pagamenti con carte di credito o bancomat che, una volta effettuata l'operazione, rilasciano ricevuta. L'iniziativa è senza precedenti precedenti in Italia, mentre pare sia già molto diffusa all'estero, ma non è stata accolta di buon grado da alcuni cittadini ai quali pare impensabile che una chiesa possa anche solo vagamente somigliare a un qualsiasi punto vendita.

Per stemperare le polemiche, è intervenuto lo stesso monsignor Tessarollo con l'intento di spiegare la finalità dell'iniziativa. A suo dire, per ora è un esperimento della durata di tre mesi circoscritto alla diocesi di Chioggia: in seguito, si vedrà se verrà confermato. Nessuno, dice il vescovo, è obbligato ad usare il Pos cher non ha finalità di controllo, né di cercare di ottenere più offerte.

Sarebbe invece una comoda opzione per fare la carità, usando le innovazioni messe a disposizione da una tecnologia che proteggerà le parrocchie da furti, effettuati o tentati, che sarebbero sempre più frequenti. Secondo Tessarollo, è un sistema di frequente usato in altri Paesi, come ad esempio la Polonia, per questione di praticità e sicurezza.

Come funziona il Pos in chiesa

Il sistema installato nelle tre chiese della diocesi di Chioggia è all'avanguardia e prevede varie opzioni a seconda dei servizi offerti dalla chiesa in base alle possibilità economiche dei fedeli: si possono fare offerte minime a partire da 30 centesimi, fino a una cifra di uno, due, tre euro per accendere ceri o candele. Per richiedere una messa, la cifra minima da pagare è di 10 euro ed è ovviamente anche prevista un'offerta libera.

Il 'menù' sulla schermata dell'apparecchio distingue, inoltre, tra donazioni da fare alla parrocchia, o a un altro istituto religioso, collegandosi al sito web donatelumen.org per scegliere a quale chiesa donare. Al costo di 17 euro, invece, si prenota la 'Santa Messa in data vincolata'.

Monsignor Tessarollo ha voluto, non a caso, pubblicizzare la novità in occasione del Festival della comunicazione, manifestazione di rilevanza nazionale che si svolge a Chioggia per promuovere i nuovi mezzi di comunicazione, nella quale il religioso è impegnato in prima persona.

Chiesa e aggiornamento tecnologico

La Chiesa si aggiorna per essere sempre al passo coi tempi e cercare di restare 'collegata' ai fedeli, reali o virtuali, in stagioni in cui i luoghi di culto sono spesso disertati. A cominciare da papa Francesco, che usa Twitter, Instagram e altri social, le comunità ecclesiastiche scelgono la via della comunicazione alternativa, anche solo per riempire le chiese di visitatori. Si chiama 'Chiesa a porte aperte', l'app per smartphone promossa dalle diocesi di Aosta e Torino che consente di visitare il luogo di culto in totale autonomia.

La Cei, conferenza episcopale italiana, mette poi a disposizione di fedeli praticanti un breviario come quello in uso ai sacerdoti da consultare via telefono. Preghiere, salmi, passi evangelici possono essere letti in qualsiasi momento della giornata, o ascoltati tramite audiolibri per chi non usa le applicazioni d'ultima generazione.