Da Venezia arriva la cronaca di una vicenda dai contorni paradossali. Uno studente 22enne, V.L. residente a Mestre, nelle scorse settimane, è stato sanzionato dalla Polizia Municipale con una multa di ben 400 euro per aver urinato in un prato. Il giovane che ha ritenuto spropositato il provvedimento è intenzionato a presentare ricorso e, per questo, si è affidato a Adico (Associazione Difesa Consumatori).

Ragazzo multato per aver urinato sul prato

Venerdì 26 aprile, intorno alle 23:30, V.L. ha lasciato Venezia e si è diretto, a piedi, verso la vicina Marghera (dove voleva assistere ad un concerto).

Dopo aver percorso via della Libertà, all'angolo con via Pacinotti, nei pressi del parco scientifico Vega, ha però avvertito il bisogno di urinare. Non trovando un bar o un bagno pubblico, e non riuscendo a trattenersi, ha cercato di "arrangiarsi alla meno peggio' e, dopo aver attraversato un guard-rail, ha fatto quello che doveva su un praticello.

Il giovane, però, è stato particolarmente sfortunato: proprio in quel momento, infatti, sono passate due volanti della Polizia Municipale che, dopo essersi fermate, hanno provveduto ad identificarlo e a contestargli l'inflazione. Il povero studente si è visto così comminare una multa di ben 400 euro.

Il nuovo regolamento e il ricorso

Venezia è una città che spesso e volentieri si trova a fare i conti con problemi, anche gravi, di decoro: è, infatti, tutt'altro che raro vedere turisti e visitatori poco rispettosi che sporcano strade e piazze e deturpano monumenti e fontane.

E, proprio nelle scorse settimane il Consiglio comunale è corso ai ripari approvando- con 22 voti favorevoli e 6 contrari - il Regolamento di Polizia e Sicurezza urbana. La nuova normativa, composta da ben 82 articoli, si propone non solo di salvaguardare la pulizia ed il decoro nei centri abitati, ma anche di tutelare l'incolumità e la fruibilità urbana.

Chiunque sporca un qualsiasi luogo pubblico, dunque, incorrerà in una sanzione amministrativa che può variare dai 25 euro ai 500 euro, mentre chi non rispetta il decoro, rischia addirittura il Daspo urbano.

Nei confronti dello studente 22enne, però, le forze dell'ordine si son mostrate fin troppo zelanti. Come ha fatto notare il presidente dell'associazione Adico, Carlo Garofolini, le nuove ordinanze sul decoro sono condivisibili al 100 per cento, ma il caso in questione può essere considerato particolare.

Il ragazzo, infatti, è stato "pizzicato" non in un centro abitato, ma in una zona periferica con pochi bar e ha scelto - per i suoi bisogni - un angolo riparato, lontano da tutti e da tutto. Inoltre, una volta fermato ha ammesso subito le sue responsabilità e si è dimostrato collaborativo nei confronti degli agenti. Garofolini, dunque, attraverso la sua associazione, ha chiesto all'amministrazione comunale di applicare il minimo della sanzione prevista, ovvero 25 euro.