Un cameriere di origini ghanesi che lavora in una pizzeria di Bologna è stato malmenato da cinque militari in stato di ebrezza. Secondo le testimonianze, gli aggressori avrebbero anche rivolto al malcapitato insulti razzisti. Ora si stanno valutando i filmati girati nel locale, per capire come siano andate le cose. La polizia aveva poi anche multato i cinque per essere sotto effetto dell'alcol. Le forze armate in una nota si dissociano dai fatti e garantiscono collaborazione per far luce sull'accaduto.

Cameriere picchiato da cinque militari

Il fatto è avvenuto a Bologna, in una pizzeria in via Petramellara in cui lavora un cameriere ghanese di 29 anni.

Quest'ultimo ha rimproverato un gruppo di cinque militari evidentemente ubriachi che stavano facendo troppo chiasso. A quel punto si sarebbe scatenato un violento diverbio, conclusosi con una vera e propria aggressione nei confronti del cameriere. Secondo le fonti sarebbero volati anche insulti razzisti nei confronti del ghanese.

Il Resto del Carlino racconta che il cameriere sarebbe stato colpito allo zigomo e al labbro, e sarebbe stato costretto a recarsi in ospedale per farsi medicare. Ora sarebbe stato dimesso. Sembra invece che, nel corso dello scontro, uno dei militari avrebbe anche colpito una piccola vetrina delle pizze, rompendola e ferendosi la mano.

Indagini in corso

Il cameriere ghanese sta ora valutando se sporgere denuncia.

Sembra invece che i militari abbiano portato le proprie scuse alla titolare della pizzeria. Per comprendere bene come siano andati i fatti, però, saranno valutati i filmati interni del locale, poiché forse non tutti e cinque i militari hanno partecipato all'aggressione. Sarà quindi necessario anche capire se ci sono testimoni dell'accaduto che possano spiegare bene la situazione.

Ciò che per adesso è sicuro è che costoro, tra i 25 e i 34 anni, sono tutti stati multati dalle forze dell'ordine per ubriachezza.

Nel frattempo lo Stato Maggiore dell'Esercito ha diffuso una nota in cui spiega che sono stati avviati tutti i necessari approfondimenti sul caso e che saranno forniti agli agenti intervenuti tutte le informazioni utili per chiarire le responsabilità dei militari coinvolti.

Sulla questione degli insulti razzisti, invece, le forze armate specificano che si dissociano completamente da simili atteggiamenti, "condannandone ogni azione ad essi riconducibile". L'esercito, viene quindi spiegato, ormai vede tra le proprie fila moltissimi italiani di seconda generazione, figli di stranieri presenti nel nostro Paese, che tutti i giorni lavorano per garantire difesa e sicurezza "sia in Italia che all'estero".