Giallo a Tavazzano, piccolo centro in provincia di Lodi. Ieri, lungo i binari della ferrovia, è stato rinvenuto il corpo senza vita di un giovane sudamericano di 21 anni. Non si sa ancora se sia stato urtato da un convoglio in corsa, oppure sia stato ucciso ed abbandonato tra i campi. Per buona parte della mattinata, la circolazione sulla linea Milano-Piacenza ha subito pesanti rallentamenti.

La scoperta del corpo

Ieri, lunedì 3 giugno poco dopo le 7.10 del mattino, all'altezza di cascina Garibolda (a circa un km dall'abitato di Tavazzano) un macchinista ha notato il corpo senza vita di un ragazzo, riverso tra i campi, a circa 4 metri di distanza dai binari.

L'uomo ha subito dato l'allarme e, sul posto, sono intervenuti. oltre ai sanitari del 118, i carabinieri della compagnia di Lodi, gli agenti della Questura, gli uomini della polizia ferroviaria ed anche gli esperti della Scientifica.

Il giovane, un ventenne originario di El Salvador, non aveva con sé alcun documento ed è stato identificato grazie alle impronte digitali. Secondo le prime indiscrezioni, il medico legale ha accertato diversi ematomi ed una ferita al fianco. Non sarebbero invece state riscontrate lesioni corporee da grossa dinamica. E' giallo, dunque, sulle cause della morte.

Solo l'autopsia farà chiarezza

Il ventenne potrebbe essere stato colpito, di striscio, da uno dei tanti convogli che transitano lungo la linea, ma gli inquirenti stanno comunque indagando a 360 gradi.

Sembra, infatti, che la zona in cui è stato rinvenuto il corpo sia deputata allo spaccio e non è escluso che il salvadoregno sia stato aggredito per questioni legati alla droga.

L'area, dunque, è stata posta sotto sequestro e la procura di Lodi ha già aperto un fascicolo. Ieri, in tarda mattinata, il magistrato, disponendo il trasferimento della salma presso la camera mortuaria dell’ospedale Maggiore di Lodi, ha messo il corpo a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Nelle prossime ore verrà eseguita l'autopsia che, sicuramente, fornirà risposte utili alla risoluzione del caso.

I necessari accertamenti eseguiti dalle forze dell'ordine hanno avuto pesanti ripercussioni sul traffico ferroviario. Per diverse ore, infatti, tutti i convogli sono stati rallentati per motivi di sicurezza e si sono registrati, lungo la tratta Milano - Piacenza (ma anche sulla Mantova - Cremona - Lodi - Milano) ritardi fino a 50 minuti.

Non ci sono stati, però, blocchi totali dei passaggi. Nel corso della mattinata, comunque, la circolazione è stata ripristinata e la situazione è ritornata lentamente alla normalità. Nessun disagio, invece, per i passeggeri dei treni ad alta velocità (che viaggiano su una linea adiacente).