Alle 11:14 di oggi, 1° Giugno 2019, una scossa di Terremoto di magnitudo 3.4 della Scala Richter ha interessato un'area interna dell'appennino meridionale calabrese, fra le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia. Più precisamente, secondo quanto riferisce l'Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), l'evento avrebbe avuto il suo esatto epicentro 3 chilometri a sud-est rispetto al comune di San Pietro di Caridà, nell'alta provincia di Reggio Calabria, al confine con diversi comuni della parte meridionale della provincia di Vibo Valentia.
L'ipocentro sarebbe stato localizzato ad appena 10 chilometri di profondità. Per questo motivo la scossa è stata distintamente avvertita dalla popolazione locale.
Il sisma non avrebbe causato danni a persone o cose.
Il terremoto di questa mattina fa parte di uno sciame sismico iniziato la notte del 27 maggio
Il terremoto che questa mattina ha colpito l'area interna della Calabria centro-meridionale è legato ad uno sciame sismico cominciato la notte del 27 maggio scorso. Infatti, all'1:31, una scossa di magnitudo 3.6 aveva interessato la medesima area, con epicentro e ipocentro localizzati nella stessa posizione. Lo stesso giorno, altre tre scosse di magnitudo compresa fra 2.0 e 2.9 sono state registrate dall'1:33 alle 15:43, insieme a diversi altri eventi di minor intensità.
Successivamente lo sciame calò di intensità e le scosse si fecero meno frequenti. Fino a stamattina, quando un altro lieve sisma, di magnitudo 2.2 alle 6:43 interessò la medesima area. Poi, la scossa più forte, avvertita dalla popolazione locale, come rivela il sito "Hai sentito il terremoto?". I comuni maggiormente interessati sono Laureana di Borrello, Galatro, Melicucco, Polistena.
Il sisma è stato distintamente avvertito anche in alcune aree della Piana di Gioia Tauro.
L'area interessata da questo terremoto è nota per la sua elevata sismicità
Come noto tutta la regione calabrese è frequentemente interessata da eventi sismici. Non solo le zone più vicine alla costa, ma anche (e soprattutto) quelle interne, lungo l'Appennino calabrese.
Vicino all'epicentro del sisma odierno vi fu l'ultimo grande terremoto calabrese.
Infatti, solo a pochi chilometri di distanza rispetto allo sciame sismico che attualmente si sta manifestando nell'area, il 7 marzo 1928 vi fu un sisma di magnitudo 5.9 fra Galatro e Laureana di Borrello, che devastò molti comuni della piana di Gioia Tauro e dell'area vibonese. Gli effetti rilevati sul territorio furono, in alcuni casi, particolarmente intensi, fino ad un massimo che raggiunse l'VIII grado della scala Mercalli.